Svizzera

Coppie sposate, il Ppd si rivolge al Tribunale federale

Per il Partito popolare democratico, senza le informazioni errate della Confederazione, la sua iniziativa del 2016 sarebbe stata approvata

Keystone
29 giugno 2018
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Sarà il Tribunale federale (TF) a decidere se la votazione sull'iniziativa popolare del PPD sull'imposizione delle coppie sposate debba essere ripetuta. Secondo il partito, che si è visto respingere quattro ricorsi in altrettanti cantoni, senza le comunicazioni errate da parte della Confederazione il testo sarebbe stato approvato.

Due settimane fa l'Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC) aveva comunicato che il numero di coppie sposate con doppio reddito penalizzate fiscalmente non sono circa 80 mila, come indicato prima della votazione, bensì 454 mila. Tale cifra include infatti le coppie che lavorano con figli, erroneamente escluse dal conteggio. Tenendo conto anche dei pensionati, il problema concerne circa 704 mila coppie sposate.

In seguito a questo errore, il PPD ha inoltrato ricorso in otto cantoni - AG, BE, BL, SO, VD, VS, ZG, ZH - contro la votazione sull'iniziativa popolare "per il matrimonio e la famiglia - no agli svantaggi per le coppie sposate", bocciata il 28 febbraio 2016 dal 50,8% dei votanti, ma accolta da una larga maggioranza dei Cantoni (18 su 26).

Quattro cantoni - SO, BE, VS, BL - hanno già bocciato le richieste del PPD di ripetere la votazione. Proprio oggi il Consiglio di Stato vallesano ha spiegato che dal profilo materiale il ricorso non può essere esaminato perché l'annullamento, rispettivamente la convocazione di una seconda votazione federale, non rientra nelle sue competenze.

Lunedì era stato l'esecutivo solettese a dichiararsi incompetente in quanto l'errore non si è verificato nel suo territorio ma riguarda tutta la Svizzera. In una nota, il PPD afferma oggi di "prendere atto" di tali decisioni, che non costituiscono del resto una sorpresa.

Il partito spiega anche di aver dovuto inoltrare ricorso nei singoli cantoni poiché non è possibile rivolgersi direttamente al TF. Secondo il PPD la richiesta di ripetere la votazione ha comunque buone chances di essere accettata dal Tribunale federale.

Vista il debole scarto con la quale è stata bocciata - poco più di 55mila schede - il PPD si dice infatti convinto che senza le informazioni sbagliate sul numero di coppie penalizzate fiscalmente l'iniziativa sarebbe stata accettata. Per questo motivo afferma che utilizzerà "tutti i mezzi a disposizione per fare in modo che la votazione popolare venga ripetuta".

Una questione che si trascina da decenni

La penalizzazione fiscale del matrimonio è un tema che occupa da decenni la politica federale. Nel lontano 1984 il Tribunale federale aveva condannato tale discriminazione. Malgrado i correttivi introdotti nel corso degli anni, oggi, come detto, il problema concerne ancora oltre 700 mila coppie sposate.

Per risolvere definitivamente la questione il PPD aveva deciso nel 2011 di lanciare una iniziativa popolare. Esaminandone i contenuti, il Parlamento l'aveva bocciata, nonostante il Consiglio federale ne raccomandasse la sua accettazione, preferendo un sistema alternativo e perché il testo del PPD, così come formulato, avrebbe impedito l'estensione del concetto di matrimonio alle coppie omosessuali.

Il nuovo capoverso all'articolo 14 della carta fondamentale proposto dall'iniziativa definiva infatti il matrimonio quale durevole convivenza, disciplinata dalla legge, di un uomo e di una donna. Per gli avversari dell'iniziativa, simile definizione avrebbe precluso tale istituzione alle coppie dello stesso sesso.

Alla luce della bocciatura popolare dell'iniziativa del PPD, lo scorso marzo il Consiglio federale aveva a sua volta proposto una soluzione per eliminare gli svantaggi fiscali per le coppie sposate nell'ambito dell'imposta federale diretta (IFD). Per porre fine alle disuguaglianze, il governo propone un sistema di calcolo alternativo.

In base a questo modello, l'onere fiscale dei coniugi viene dapprima conteggiato secondo la tassazione attuale e in una seconda fase come se i due sposi fossero concubini. Fra i due importi ottenuti, la coppia dovrebbe saldare quello meno elevato.

Tale progetto è ora stato sospeso dalla Commissione dell'economia e dei tributi del Consiglio degli Stati. Prima di prendere posizione, i commissari preferiscono infatti aspettare le decisioni della giustizia sui ricorsi del PPD.

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