Svizzera

Protezione dati, servono più mezzi per l'Amministrazione pubblica

La Conferenza degli incaricati svizzeri (privatim) mette in guardia da un crescente rischio per la sicurezza

Tipress
22 giugno 2018
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La Conferenza degli incaricati svizzeri per la protezione dei dati (privatim) mette in guardia da un crescente rischio per la sicurezza nell’Amministrazione pubblica. I mezzi non sono infatti sufficienti per tenere il passo della svolta digitale. La digitalizzazione nell’Amministrazione pubblica viene portata avanti, ma alla protezione dei dati non è stata data abbastanza rilevanza, si legge in un comunicato odierno di privatim. Manca ad esempio un adeguato calcolo dei rischi e l’utilizzo di tecnologie idonee è scarso. Più in generale, la protezione dei dati non è stata inserita nei processi decisionali, con una conseguente mancanza di fondi. Tutto ciò porta a grandi rischi. L’aumento della quantità di dati e i sistemi informatici sempre più complessi, così come la sempre maggiore dipendenza dal digitale, porta a elevati pericoli cibernetici con potenziali abusi di dati personali. Molte autorità cantonali incaricate della protezione dei dati hanno così pochi mezzi che riescono a coprire solo una frazione dei loro compiti. Già oggi non sono quindi più in grado di percepire le reali azioni necessarie per proteggere i cittadini. Per questo – conclude privatim – urge un drastico aumento dei mezzi a disposizione, con almeno 200 posti supplementari necessari.

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