Svizzera

Immigrazione e digitalizzazione, sfide del sistema educativo

Dal rapporto 2018 sull'educazione in Svizzera il progetto di portare il 95% dei giovani a conseguire un titolo del livello secondario II

((Ti-Press))
19 giugno 2018
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Immigrazione e digitalizzazione sono tra le sfide principali per il sistema educativo svizzero, mentre l’obiettivo stabilito da Confederazione e Cantoni di portare al 95% i giovani in possesso di un titolo del livello secondario II è sulla buona strada. Lo dice il rapporto 2018 sull’educazione in Svizzera presentato oggi a Berna dal capo del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) Johann Schneider-Ammann e dalla presidente della Conferenza dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE) Silvia Steiner.

Immigrazione

La corsa al 95% di possessori di un titolo di livello secondario tiene conto per la prima volta delle differenze tra i giovani con passato migratorio (86% per gli stranieri nati in Svizzera, 73% per i migranti nati all'estero) e coloro che hanno compiuto tutto il percorso formativo in Svizzera (94%). Un terzo dei giovani tra 15 e 17 anni hanno passato migratorio, sottolinea in una nota il DEFR, aggiungendo che alcuni studi svolti finora hanno imputato le difficoltà scolastiche di allievi stranieri alla loro origine. Per gli autori del rapporto questa visione è troppo semplicistica e occorre tener presente anche altri fattori, tra cui il contesto culturale e socioeconomico, la lingua e la durata della loro presenza nella Confederazione.

Digitalizzazione

l rapporto giudica "scarsi" i risultati di ricerche e gli indicatori che valutano la digitalizzazione nella formazione, ritenute analisi affrontate ancora in modo marginale. Per questo motivo Confederazione e Cantoni hanno deciso di dedicarvi maggiore attenzione. Un altro obiettivo riguarda l’ammissione senza esami alle scuole universitarie per chi detiene la maturità liceale. Le note della maturità, rileva il rapporto, influiscono fortemente sul successo negli studi. Mentre le cause che portano all’abbandono degli studi universitari sono ancora poco note per applicare misure adeguate.

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