Svizzera

Dal 2019 procedure d'asilo più veloci

Lo ha deciso il Consiglio federale a seguito di 'esperienze positive' a Zurigo. La revisione entrerà in vigore a marzo dell'anno prossimo

Procedure velocizzate da marzo 2019 (foto: Ti-Press)
8 giugno 2018
|

Le nuove procedure d’asilo velocizzate verranno introdotte in tutta la Svizzera a partire del primo marzo 2019. Lo ha deciso oggi il Consiglio federale fissando per quella data l’entrata in vigore dell’ultimo dei tre pacchetti della pertinente revisione legislativa approvata dal popolo nel giugno 2016.

Con questa revisione ai richiedenti asilo viene assegnata sin dal principio una consulenza e una rappresentanza legale. L’obiettivo è fare in modo che la maggior parte delle procedure vengano concluse entro 140 giorni. Durante questo periodo gli asilanti vengono alloggiati negli appositi centri federali d’asilo (Cfa). Queste procedure celeri sono state testate a Zurigo dal 2014. "Le esperienze raccolte sono molto positive", scrive l’esecutivo in una nota.

In futuro i centri federali dovrebbero essere diciotto, uno dei quali a ridosso della frontiera sud in zona Pasture, a cavallo dei comuni di Balerna e Novazzano. Proprio nei giorni scorsi il Parlamento aveva liberato un credito supplementare per i nuovi centri federali per richiedenti asilo di Basilea, Embrach (Zh), Boudry (Ne), Kappelen (Be) e Zurigo la cui costruzione avanza più rapidamente del previsto.

Con la nuova legge verrà anche ridotta della metà, a 550 franchi, la somma forfettaria per le spese amministrative, visto che in futuro i Cantoni si vedranno attribuire un numero nettamente inferiore di richiedenti asilo e la Confederazione si assumerà compiti supplementari nell’ambito del rimpatrio.

Per quanto riguarda l’aiuto urgente versato dai Cantoni ai richiedenti respinti, verrà eliminato il forfait di 6'000 franchi. Al suo posto ci saranno tre tipologie di indennizzo, a seconda della procedura. Per chi segue quella di Dublino sono previsti 400 franchi, per quella accelerata 2013 e per quella ampliata 6'006.

La nuova legge contempla anche la possibilità, già esistente, di utilizzare le strutture militari, come le caserme, quali centri per far fronte ad una eventuale penuria di posti in quelli della Confederazione.

Visto che la nuova legge impone alla Confederazione, ai Cantoni e ai Comuni adattamenti di carattere organizzativo, tecnico e strutturale, il Consiglio federale ha deciso di porre in vigore il progetto a scaglioni.

Un primo pacchetto è stato attuato il primo ottobre 2016. Si tratta, in particolare, di misure nel settore dell’esecuzione degli allontanamenti e della possibilità di versare ai Cantoni i contributi della Confederazione destinati all’istruzione di base dei richiedenti l’asilo in età scolastica.

Un secondo pacchetto disciplina in particolare la messa in vigore della procedura di approvazione dei piani. Le disposizioni legali corrispondenti sono entrate in vigore all’inizio di quest’anno.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔