Svizzera

Novartis, cade la denuncia. Niente pagamenti a legale vicino a Trump

Il Ministero pubblico della Confederazione ha emanato un non luogo a procedere. Se emergeranno fatti nuovi, si riesaminerà il dossier

Trump (foto Keystone)
6 giugno 2018
|

Decreto di non luogo a procedere. Lo ha emanato il Ministero pubblico della Confederazione nell’ambito di una denuncia sporta nei confronti di Novartis. All'origine dei presunti pagamenti sul conto di una società gestita da un avvocato vicino al presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

In maggio i media hanno riportato il fatto che il gruppo farmaceutico Novartis avrebbe effettuato tali versamenti. In seguito a una denuncia penale depositata all’autorità federale, il Ministero ha proceduto all’esame dei fatti. Alla lente la società e suoi impiegati ignoti, per l’ipotesi di corruzione di pubblici ufficiali stranieri. Gli elementi messi a disposizione – precisa la nota – non permettono di individuare l’esistenza di indizi sufficienti. Il Ministero è poi giunto alla conclusione che non vi sono indizi sufficienti nemmeno di corruzione privata attiva. I pagamenti non possono, in effetti, essere messi in relazione con un atto o un’omissione del loro destinatario, contrari ai suoi doveri professionali o dipendenti dal suo potere d’apprezzamento. Sempre seguendo questo ragionamento, non sono adempiuti i presupposti della responsabilità penale dell’impresa. Per questi motivi è stato deciso di non aprire un’istruzione penale e oggi è stato emanato un decreto di non luogo a procedere. Il Ministero si riserva di riesaminare la situazione qualora venga a conoscenza di fatti nuovi o in presenza di nuove prove.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔