Svizzera

Vaccini, questione di priorità

Secondo un rapporto del Politecnico di Zurigo, in caso di pandemia andrebbero vaccinati prima i bambini e non gli anziani

14 maggio 2018
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Chi vaccinare per primo? Chi ha minori difese immunitarie come gli anziani o chi – come i giovani e il personale sanitario – ha maggiori probabilità di essere contagiato e di contagiare? In caso di pandemia sarebbe quest'ultima la scelta migliore, secondo uno studio realizzato dal Politecnico di Zurigo su mandato dell'Ufficio federale della sanità pubblica. Prima i bambini, i giovani e il personale sanitario selezionato, dunque, e questo soprattutto se, come è probabile in caso di pandemia, vi dovesse essere penuria del vaccino.

Una valutazione che prende in considerazione più fattori, compresi quelli etici, ma che lascia perplessi sia il consiglio svizzero degli anziani sia parte del personale sanitario.   

In ogni caso il documento, precisa l'Ufficio federale della sanità, analizza vari scenari e le misure concrete che verrebbero messe in pratica sarebbero decise sulla base delle circostanze effettive, spiega all'Ats Daniel Koch, responsabile del comparto malattie trasmissibili. "Dipende dal virus: se questo è soprattutto diffuso fra gli anziani sicuramente non si procederà prima a vaccinare i giovani", ha aggiunto. Le ultime ondate di influenza e anche la pandemia del 2009 hanno mostrato che è difficile prevedere quale sarà il gruppo di età più toccato dal virus.
 
 

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