Svizzera

Non piace l'iniziativa 'Moneta intera'

Primo sondaggio Ssr negativo per il tema in votazione il 10 giugno. Sì invece alla Legge federale sui giochi in denaro

4 maggio 2018
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Si delinea un "sì" di misura il prossimo 10 giugno per la legge federale sui giochi in denaro, e un "no" all’iniziativa popolare "Moneta intera". È quanto emerge dal primo sondaggio condotto dall’istituto gfs.bern per conto della Ssr in vista della votazione popolare. Nel sondaggio, condotto dal 16 al 27 aprile e pubblicato oggi, il 52% degli interpellati ha detto di essere certamente o piuttosto favorevole alla legge sui giochi in denaro, mentre il 39% ha espresso un’opinione contraria, decisi o riluttanti a rispondere il 9%. Un sondaggio Tamedia pubblicato il 27 aprile deva invece i contrari al 53%, contro un 42% di favorevoli. Un conflitto generazionale si sta attualmente delineando, analizza gfs.bern. I giovani sono i più critici di fronte al testo sottoposto al voto popolare. I latini si dicono in buona maggioranza favorevoli alle legge: la Svizzera romanda l’accetterebbe con il 63% dei voti, quella italiana con il 62%. Nella Svizzera tedesca si riscontra invece un 49% di "sì" e un 43% di "no". I simpatizzanti dell’UDC sono i più scettici: il 46% respingerebbe il testo di legge, mentre i favorevoli sono il 46%. Seguono quelli del PPD, fra i quali i "no" raggiungono il 37%, a fronte di un 49% di favorevoli. Decisamente favorevoli ( 61% contro 30%) sono invece i simpatizzanti del PS, quelli del PLR (60% contro 32%) e i Verdi (58% contro 33%). Fra i senza partito, i "sì" raggiungono il 40%, contro un 35% di "no". In quest’ultima categoria si trova anche il maggior numero di indecisi o di chi ha rifiutato di rispondere: sono il 25% mentre fra i simpatizzanti di partiti sono sotto il 10%, salvo che tra quelli del PPD (14%). La legge mira ad ammodernare il mercato svizzero dei giochi in denaro e a rafforzare la protezione dei consumatori. I casinò elvetici potranno proporre giochi in denaro online, ma i siti esteri saranno bloccati.

Latini per la "moneta piena"

Per quanto riguarda l’iniziativa popolare "per soldi a prova di crisi: emissione di moneta riservata alla Banca nazionale!" (iniziativa Moneta intera), dal sondaggio emerge che i contrari sono il 49%, i favorevoli il 35% e gli indecisi il 16%. Nel sondaggio Tamedia del 27 aprile i contrari erano il 45%, i favorevoli il 42%. Fra i latini l’iniziativa riscontra un successo maggiore: l’accetterebbe il 42% dei romandi e il 45% degli svizzero-italiani, secondo gsf.bern. Fra i simpatizzanti dei partiti, i più contrari sono quelli del PLR, che respingono il testo con una maggioranza dell’81% (il 58% è "risolutamente" contrario). Fra chi vota PPD, i contrari sono il 51%, contro un 35% di favorevoli, tra chi vota UDC il rapporto è invece di 49 a 40. A sinistra, fra gli elettori del PS prevale addirittura il "sì", al 44% contro un 39% di "no" e un 17% di indecisi, mentre fra i Verdi c’è molta incertezza: i "no" sono il 34%, i "sì" il 33% e gli indecisi il 33%. L’iniziativa "Moneta piena" chiede che solo la Banca nazionale svizzera (BNS) possa creare denaro, e non più le banche commerciali. L’iniziativa vuole che la BNS metta il denaro in circolazione "senza debito", ossia senza contropartita, e che lo assegni direttamente alla Confederazione, ai cantoni e alla popolazione. Si tratta di proteggere il denaro della clientela bancaria e di prevenire le crisi finanziarie, affermano i promotori. L’indagine è stata realizzata per telefono. Il ventaglio d’incertezza statistica è di +/- 2,9 punti percentuali, precisa gfs.bern.

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