Svizzera

Tragedia Haute Route, è morto un altro alpinista

Si aggrava il bilancio dell'incidente nelle montagne del Vallese, questa mattina è deceduto per assideramento un altro alpinista

Keystone
2 maggio 2018
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Si è aggravato il bilancio della tragedia della Haute Route, nelle montagne di Zermatt, nel Vallese, dove una comitiva di quattordici alpinisti, tutti esperti, sono rimasti intrappolati nella tormenta, a oltre tremila metri. Stamane per assideramento è deceduto un altro alpinista. La sesta vittima è Andrea Grigioni, comasco, residente a Lurate Caccivio, poco distante da Como, frontaliere: lavorava come infermiere in un ospedale ticinese. Grigioni era grande amico del capospedizione Mario Castiglioni, il primo a morire, dopo essere precipitato in un crepaccio.

Altri tre componenti della comitiva sono ricoverati in ospedali svizzeri in prognosi riservata. Sono due donne, una italiana, l'altra francesce e un 72enne ticinese. Sulla figura di Mario Castiglione il presidente nazionale e regionale delle guide alpine italiane ha dichiarato che: "Mario Castiglioni era Guida alpina dal 1992, iscritta al Collegio regionale Guide alpine Lombardia. Era un alpinista di grande esperienza e vantava un lungo curriculum internazionale. Castiglioni aveva salito tre ottomila. Esercitava la professione di Guida alpina a tempo pieno. Con la sua agenzia organizzava spedizioni e viaggi alpinistici in Italia e in tutto il mondo, spesso di alto livello, tanto che la sua clientela era frequentemente composta da alpinisti preparati, abituati ad andare in montagna, esperti a loro volta. La Haute Route Chamonix-Zermatt era un itinerario ben noto a Castiglioni, una traversata classica che aveva percorso tante volte nella vita''.

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