Svizzera

Iniziativa Moneta intera, comitato interpartitico per il No

A comporlo, oltre 130 parlamentari di Ppd, Pbd, Plr, Ps, Pev, Udc e Verdi liberali

Keystone
26 aprile 2018
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Se non è rotto, non aggiustarlo. Seguendo questo detto popolare un comitato interpartitico invita a votare "no" – il prossimo 10 giugno – all’iniziativa "Moneta intera".

"Non c’è motivo di cambiare completamente il sistema monetario svizzero, che funziona molto bene", ha dichiarato il consigliere agli Stati Pirmin Bischof (Ppd/SO) in conferenza stampa a Berna. L’iniziativa vuole fare del sistema monetario elvetico un esperimento, esponendolo a un rischio che nessun Paese al mondo ha mai corso. "Non vogliamo che la Confederazione diventi una cavia da laboratorio", ha aggiunto.

Il comitato degli oppositori è composto di oltre 130 parlamentari di Ppd, Pbd, Verdi liberali, Plr, Ps, Pev e Udc e tutti sono concordi nel bocciare sonoramente la proposta. Il fronte è quindi molto ampio e infatti il testo non convince neanche a sinistra: la proposta "non renderebbe l’economia svizzera più sicura, non escluderebbe una nuova crisi finanziaria", ha affermato la consigliera nazionale Susanne Leutenegger Oberholzer (Ps/BL).

Con un’approvazione dell’iniziativa, il potere della Banca nazionale svizzera (Bns) verrebbe inoltre fortemente aumentato, ha detto ancora la deputata. Un maggiore controllo sul suo operato non è però previsto. "Il prezzo da pagare per simili esperimenti è incalcolabile".

Il testo, se approvato, renderebbe più difficile l’ottenimento di prestiti per le piccole e medie imprese (Pmi) o di un’ipoteca. Ci sarebbero conseguenze negative per tutta l’economia elvetica. "Questa iniziativa è difficile da capire e piena di catastrofi annunciate in caso d’applicazione", ha detto il consigliere nazionale vodese Olivier Feller (Plr).

Viene chiesto che sia la Bns a emettere tutte la moneta, compresa quella scritturale, ossia elettronica. Il tutto senza controvalore. "In pratica la Svizzera diventerebbe un laboratorio ad alto rischio. Non abbiamo bisogno di aggiungere insicurezza inutile e pericolosa in un mondo già fortemente concorrenziale", ha continuato Feller. Sicuramente l’idea centralizzata proposta "sarebbe piaciuta molto all’Unione sovietica negli anni ’80".

I concetti del comitato vengono poi riassunti in maniera efficace dal consigliere nazionale Thomas Matter (Udc/ZH): "l’iniziativa ’Moneta Intera’ vuole risolvere un problema che non c’è. E lo vuole fare con misure che portano a risultati al massimo sconosciuti, nel peggiore dei casi dannosi". "Noi non vogliamo che il nostro benessere venga messo in pericolo da un’iniziativa kamikaze", ha concluso.

L’iniziativa

L’iniziativa chiede che solo la Banca nazionale svizzera (BNS) possa emettere moneta e che le banche commerciali non possano più rilasciare valuta scritturale, ossia elettronica.

La BNS dovrebbe inoltre mettere in circolazione denaro, senza contropartita di attivi, ossia "non gravato da debito", distribuendolo direttamente alla Confederazione, ai Cantoni e alla popolazione.

La settimana scorsa già il governo aveva raccomandato a popolo e Cantoni di respingere il testo, parlando di un salto nel buio con notevoli rischi.

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