Svizzera

Avete un drone? Queste cose è importante saperle

Non è solo un giocattolo e per questo ci sono delle regole. Tre quelle principali da osservare quando ci si libra in aria

31 marzo 2018
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Molte richieste di autorizzazione di volo per i droni sono tuttora ‘in lista d’attesa’. Lo scorso mese di dicembre l’Ufficio federale dell’aviazione civile (Ufac) le aveva sospese a causa del numero sempre maggiore di sollecitazioni. Secondo Antonello Laveglia, un portavoce dell’Ufac, non c’è mai stato «personale che si occupava esclusivamente di droni. Il lavoro è aumentato molto, ma il numero di dipendenti è rimasto lo stesso», dice a ‘laRegione’. «Nel frattempo abbiamo ricominciato a occuparci delle autorizzazioni per i progetti più innovativi».

Antonello Laveglia, di cosa bisogna tenere conto se si possiede un drone?

Per fare volare un drone sotto i 30 kg bisogna rispettare tre regole di base: in primo luogo, bisogna mantenere costantemente il contatto visivo con l’apparecchio: non si può ad esempio farlo volare attorno a uno stabile. In secondo luogo non ci si può avvicinare a meno di 100 metri da una folla [a partire da 24 persone, ndr]. Terzo: bisogna osservare la cartina sulla quale ci sono le restrizioni di volo per i droni (5 km di raggio attorno agli aerodromi e agli eliporti e altre aree vietate). Se qualcuno non si trova in una di queste zone e rispetta le altre due regole, allora può far volare il suo drone. Vanno inoltre considerati gli aspetti legati alla privacy: bisogna ad esempio evitare di far volare un drone con telecamera vicino alle finestre di un’abitazione.

In quale caso e a chi bisogna chiedere un’autorizzazione?

Se si vuole far volare il drone nel raggio di 5 km da una pista d’atterraggio è l’esercente dell’aeroporto oppure Skyguide a rilasciarla. L’Ufac decide quando supera i 30 kg o si vuole ‘infrangere’ una delle altre due regole citate prima: non è però detto che la si ottenga.

Perché le richieste di autorizzazione sono state sospese (a parte quelle dei servizi d’urgenza)?

Nel corso degli anni le sollecitazioni riguardanti i droni ricevute dall’Ufac sono cresciute molto. Oltre alle domande di autorizzazione riceviamo anche molte richieste d’informazioni che spesso sono già presenti sul nostro sito internet. Ciò ha fatto sì che siamo arrivati a un punto nel quale non riusciamo più a elaborarle tutte. Avevamo così deciso di fermare il disbrigo delle procedure per riflettere sul modo più appropriato di far fronte al carico crescente con risorse invariate.

Una regolamentazione più precisa per i droni sotto i 30 kg sarebbe utile?

La legislazione svizzera è sufficientemente chiara e se rispettata permette di evitare i problemi. A differenza di alcune nazioni europee vicine che hanno delle legislazioni più rigide e quindi anche più burocratiche, in Svizzera abbiamo deciso di adottare un ordinamento più liberale e questo ha permesso di farci diventare un Paese all’avanguardia in questo campo: ci sono alcune ditte installate sul nostro territorio che sono leader a livello mondiale, soprattutto per quanto riguarda la ricerca e lo sviluppo di droni professionali. Ora a livello legislativo è in preparazione una direttiva europea: dovrebbe entrare in vigore nel 2019 nell’Ue e permettere di realizzare il sistema chiamato U-Space [cfr. articolo sotto]. Noi non vogliamo una legislazione molto diversa da quella europea, perché creerebbe solo disguidi. L’idea è quindi quella di riprendere la legislazione europea anche in Svizzera. Se dovesse entrare in vigore permetterebbe di aumentare la sicurezza.

Ma cosa succede se qualcuno viola le regole descritte prima?

L’Ufac può avviare una procedura che può sfociare in una multa. L’anno scorso sono state una trentina. I casi più gravi sono trattati dal ministero pubblico.

Chi controlla che queste regole non vengono infrante?

L’Ufac non ha risorse per effettuare controlli sul territorio, quindi spesso agiamo su indicazioni della polizia. Attualmente non è però semplice risalire al proprietario. Da questo punto di vista la nuova legislazione che si sta delineando dovrebbe permettere un miglioramento.

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