Svizzera

Zurigo: abusò di diverse bambine, condannato a 9 anni

La difesa ha criticato le accuse e la richiesta del Ministero pubblico. Durante il periodo di reclusione l'uomo dovrà seguire una terapia ambulatoriale

26 marzo 2018
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Un 29enne svizzero è stato condannato oggi a 9 anni di reclusione dal Tribunale distrettuale di Zurigo per aver abusato sessualmente di almeno tre ragazzine nella città sulla Limmat. Dovrà inoltre pagare una multa di 500 franchi e seguire una terapia ambulatoriale in carcere.

La corte lo ha riconosciuto colpevole di atti sessuali e tentati atti sessuali con fanciulli, oltre a traffico di droga e furto. Per il procuratore, che chiedeva 12 anni e una terapia, il condannato è un delinquente sessuale a tendenza pedofila imprevedibile e a forte rischio di recidiva. Non ha nessun rimorso e non mostra empatia per le vittime.

Durante il dibattimento, la difesa, che proponeva tre anni e mezzo di carcere, ha criticato aspramente la richiesta del Ministero pubblico, ritenendo alcune accuse prive di fondamento e ingiustificate. Inoltre – secondo l’avvocato – nell’atto di accusa figuravano cose inventate, approssimative, esagerate e senza prove. "Quello che hanno raccontato le tre ragazzine è vero. Quello che la procura scrive nell’atto di accusa invece no", ha affermato.

Alla Corte il legale ha chiesto che il suo mandante, in parte reo confesso, venisse condannato ad un massimo di tre anni e mezzo e 300 franchi di multa per due casi di coazione sessuale e atti sessuali con fanciulli, un caso di tentata coazione sessuale nonché un ultimo caso di tentati atti sessuali con fanciulli.

L’avvocato ha invece contestato l’accusa che l’imputato abbia stordito con una sostanza una conoscente 16enne per fare del sesso con lei, dopo che si era rifiutata più volte. Secondo la difesa si è trattato di un rapporto consensuale, le dichiarazioni della ragazza contenevano "significative incongruenze" e "la donna ha mentito". Il legale ha infine accolto con favore la terapia ambulatoriale.

L’ultima aggressione risale all’11 marzo 2016, quando l’uomo seguì fino alla sua abitazione una 13enne scesa da un bus, la trascinò nello scantinato e abusò di lei. In seguito a quella vicenda, la polizia cittadina intensificò i controlli e a distanza di qualche giorno riuscì a fermare l’allora 27enne. Le dichiarazioni fatte dalla ragazzina fecero subito pensare che l’arrestato fosse responsabile anche di altre aggressioni a sfondo sessuale.

Tra le vittime figura una bimba di 8 anni, che il 18 novembre 2015 era stata seguita e abusata in un bagno annesso al ristorante del parco della "Bäckeranlage", nel quartiere zurighese "Kreis 4". L’uomo la lasciò andare solo quando la madre entrò nel bagno per controllare la situazione, visto che la piccola ci metteva insolitamente tanto.

In un altro caso, il condannato seguì una 13enne in un atrio d’entrata e le chiese dove fosse la cantina. Mentre lei glielo mostrava, la spinse giù per le scale e la violentò. Più fortuna ebbe una scolara di 10 anni, che si rifiutò di mostrare lo scantinato allo sconosciuto, si liberò dalla presa e si rifugiò a casa del padrino. Ad un’altra ragazzina ancora l’uomo mostrò dei filmati pornografici registrati da lui stesso.

Le indagini hanno fatto emergere anche tutta una serie di altri crimini. Sul computer del 29enne sono state trovate grandi quantità di materiale pedopornografico, raffigurazioni di violenza e atti sessuali con animali. Il metalcostruttore, giardiniere e corriere era anche accusato di numerosi furti e di commercio di droga, che consumava regolarmente. L’uomo si è infine pure procurato illegalmente un fucile d’assalto con cui si è messo in posa per delle foto.

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