Svizzera

Inchiesta e perquisizione per Ruag

Il Ministero pubblico della Confederazione ha aperto un incarto per violazione della legge sul materiale bellico. All'origine c'è una denuncia della stessa azienda

22 marzo 2018
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Il Ministero pubblico della Confederazione (Mpc) ha ordinato una perquisizione presso Ruag. Contro l’azienda parastatale, attiva nella tecnologia aerospaziale e negli armamenti, è stata aperta un’inchiesta per violazione della legge sul materiale bellico e amministrazione infedele. In causa vi sarebbero forniture d’armi alla Russia. All’origine della perquisizione vi è una denuncia penale presentata dalla stessa Ruag. L’Mpc ha confermato oggi una notizia in tal senso pubblicata dalla 'Handelszeitung'. Nell’ambito dell’inchiesta sono state messe sotto sequestro diverse informazioni e supporti informatici. Come sempre prevale la presunzione d’innocenza per tutte le parti coinvolte. Ruag collabora pienamente con le autorità giudiziarie. L’Mpc non fornisce ulteriori dettagli.

Nell’ambito dell’inchiesta sono state messe sotto sequestro diverse informazioni e supporti informatici. Come sempre prevale la presunzione d’innocenza per tutte le parti coinvolte. Ruag collabora pienamente con le autorità giudiziarie, precisa l’Mpc il quale non fornisce ulteriori dettagli. Stando all’"Handelszeitung", un quadro dirigente della divisione munizioni Ammotec della Ruag nonché il responsabile per la Russia presso Julius Bär avrebbero fatto affari per milioni di franchi con il commercio di armi. Il traffico concernerebbe equipaggiamenti tecnici e armi per il servizio di sicurezza del presidente russo. Sarebbero state pagate tangenti.

Un portavoce della banca Julius Bär ha dal canto suo dichiarato all’agenzia economica AWP "di aver preso atto delle accuse e di volerle esaminare attentamente". Il dipendente interessato è stato esentato dal lavoro fino al termine dell’inchiesta.

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