Svizzera

Ffs: più passeggeri ma meno treni merci

Bilancio positivo delle Ferrovie per il 2017, ma nel settore cargo si annunciano 800 collaboratori in meno entro la fine del 2023. Critici i sindacati

20 marzo 2018
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Con 1,26 milioni di persone è aumentato dello 0,6% il numero di passeggeri al giorno che ha viaggiato con le Ffs nel 2017. La clientela fissa è più numerosa che mai: circa 480mila clienti possiedono un abbonamento generale (+1,7%), mentre 2,5 milioni sono titolari di un abbonamento metà-prezzo (+5,7%). È quanto emerge dal bilancio annuale che le Ffs hanno diffuso oggi. La puntualità è passata all'89,0% (+0,2 punti), con differenze regionali, mentre il risultato operativo è stato di 399 milioni (+4,8%). Calo invece per Ffs Cargo, che conta una perdita operativa di 31 milioni. Nonostante la battuta d’arresto nel traffico merci, in generale le Ferrovie parlano di risultati positivi e si situano "sulla buona strada". Tra gli aspetti positivi anche maggiore soddisfazione dei clienti di Viaggiatori e di Ffs Immobili. Più critica, invece, è stata la valutazione del rapporto prezzo/prestazioni, mentre è cresciuta la soddisfazione dei clienti per le informazioni in caso di perturbazione e il raggiungimento delle coincidenze.

Cargo: 800 dipendenti in meno entro il 2023

Ffs Cargo International è riuscita a migliorare il proprio risultato nonostante l’interruzione di tratta a Rastatt (G), durata sette settimane. Ffs Cargo Svizzera ha registrato al contrario una lieve diminuzione nel traffico a carri sistematico, con –0,8 %o di carri carichi, e una più consistente contrazione nel traffico a carri isolati per trasporti saltuari e di piccole quantità (–14,5%). Questa tendenza è destinata ad accentuarsi ulteriormente. Con –239 milioni Ffs Cargo ha registrato una sensibile perdita d'esercizio (2016: crescita di 1 milione). Questa variazione comprende la perdita operativa di 31 milioni della divisione Cargo, un accantonamento per ristrutturazioni pari a 19 milioni e una rettifica di valore di 189 milioni.

Alla rettifica di valore si accompagna un programma di risanamento e rilancio finalizzato a rendere la ferrovia merci pronta per concludere partenariati. Le Ffs annunciano di voler rafforzare il traffico a carri sistematico facendone la colonna portante della logistica svizzera, sfruttando il potenziale di automazione delle nuove tecnologie come la tecnica a sensori o l'aggancio e la prova dei freni automatici. Nel traffico a carri isolati saranno verificati nei prossimi anni circa 170 punti di servizio e insieme ai clienti si passeranno al vaglio le possibili alternative. Una partnership con altri operatori di mercato e investitori rafforzerà la presenza dell'azienda sul mercato. Questo ulteriore sviluppo, sottolineano però le Ferrovia, comporterà una riduzione di 330 degli attuali 2'200 posti di lavoro entro il 2020. Ffs Cargo ritiene che per la fine del 2023 sarà in grado di fornire le proprie prestazioni con circa 800 collaboratori in meno rispetto a oggi. La soppressione di 750 posti seguirà le naturali fluttuazioni di personale, in particolare perché si prevedono centinaia di pensionamenti. In questa fase di profonda trasformazione è essenziale fornire prospettive ai collaboratori: Ffs Cargo è pronta a investire 10 milioni nella formazione continua del personale.

Puntualità ma tre deragliamenti

La puntualità ha raggiunto il miglior valore in assoluto degli ultimi sei anni. Questo valore soddisfacente è stato possibile grazie alla maggiore stabilità dell'orario – sottolineano le Ffs – dovuta tra l'altro a una pianificazione più affidabile degli interventi di manutenzione e ampliamento. Ottima la puntualità nella regione Est con Zurigo. In Ticino si è registrato un miglioramento, grazie al successo del primo anno di esercizio della galleria di base del San Gottardo; i valori rimangono tuttavia relativamente bassi, principalmente a causa dei ritardi dall’Italia. La puntualità è invece peggiorata nella Svizzera romanda, dove stiamo intervenendo con imponenti lavori di costruzione, manutenzione e ampliamento delle stazioni senza interrompere l’esercizio. Nonostante come detto risultati complessivamente buoni in termini di puntualità, non sono mancate alcune sfide a livello di esercizio, si pensi ad esempio ai tre deragliamenti a Lucerna, Berna e Basilea che hanno causato notevoli limitazioni del traffico ferroviario a livello regionale. L'interruzione del corridoio per il trasporto ferroviario delle merci di Rastatt (G) ha mostrato che la flessibilità del sistema ferroviario europeo è carente, la collaborazione tra i diversi Paesi non funziona ancora alla perfezione e lo sviluppo dei corridoi trans europei deve procedere con maggiore rapidità e coerenza.

Riduzioni dei prezzi per i clienti

Le Ffs comunicano che nel 2018 applicheranno riduzioni di prezzo: dal 1° maggio il Rail Service telefonico per l’acquisto di biglietti e abbonamenti, prenotazioni e informazioni sull’orario sarà a disposizione di tutti i clienti alla più conveniente tariffa locale anziché alla tariffa al minuto; ai biglietti risparmio, in particolare nelle ore di traffico ridotto, saranno applicate riduzioni fino al 70% e i clienti con abbonamento generale riceveranno un carnet di buoni. Le Ffs restituiranno complessivamente ai clienti 50 milioni. I biglietti digitali confermano un trend decisamente in crescita: il 26% dei biglietti è stato venduto su Mobile Ffs, un incremento di 6,6 punti percentuali. Il 14,8% dei biglietti continua invece ad essere venduto allo sportello (–2,6%).

Le critiche dei sindacati

La reazione dei sindacati alla presentazione del bilancio Ffs non si è fatta attendere. Sev e Transfair deplorano il fatto che, nonostante i buoni risultati ottenuti, i vertici dell’ex regia federale proseguano con il loro programma di risparmi RailFit20/30. Secondo il Sindacato del personale dei trasporti (Sev), anziché impegnarsi a negoziare un rinnovo "ragionevole e moderato" del contratto collettivo di lavoro, la direzione delle Ffs sembra voler fare a pezzi il Ccl: meno vacanze, meno protezione contro i licenziamenti, diminuzioni del livello del salario e dei premi di anzianità, nonché riduzione dei redditi tramite una partecipazione alle spese di una nuova assicurazione per perdita di guadagno in caso di malattia. Sulla stessa lunghezza d’onda Transfair: il sindacato per il servizio pubblico chiede che i mezzi risparmiati siano investiti in migliori condizioni di assunzione del personale e nel risanamento della cassa pensioni.

 

 

 

 

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