Svizzera

La Svizzera rivede i limiti per i pesticidi, il Wwf: 'Ricordate il Ddt?'

Dura presa di posizione dell'associazione ecologista sulla volontà di Berna di incrementare la tolleranza ai pesticidi : "Si rischiano gravi danni alla natura"

15 marzo 2018
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È un "vero e proprio attacco contro la tutela delle acque e il principio di precauzione". Una misura "a danno di persone, esseri viventi acquatici ed ecosistemi". Il Wwf critica pesantemente la Confederazione che intende aumentare la soglia di tolleranza per 26 dei 38 pesticidi analizzati in terreni, fiumi e laghi.

"Nelle acque svizzere è stata rilevata la presenza dei pesticidi impiegati in agricoltura, in alcuni casi anche in concentrazioni elevate – rivela l'associazione ecologista in un comunicato stampa –. Si tratta di sostanze dannose per l’habitat acquatico. Ciononostante il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (Datec) vuole pregiudicare ulteriormente la qualità delle acque intervenendo con la revisione di un’ordinanza. La proposta della Confederazione prevede che 26 su 38 pesticidi, i cui requisiti sono oggetto di nuove regolamentazioni, subiscano un allentamento dei valori limite". Secondo Daniela Hoffmann, esperta di agricoltura del Wwf Svizzera, ciò si pone nettamente in contrasto con gli obiettivi superiori sanciti dalla legge sulla protezione delle acque e con il principio di precauzione.

'Limiti severi' 

"Per il glifosato, ad esempio, si vuole aumentare il valore limite di 3600 volte", rileva Hoffmann nel comunicato. Per i requisiti della qualità chimica delle acque, il Wwf chiede di stabilire un tetto di massimo 0,1 microgrammi per litro".

'Era successo anche col Ddt'

"Gran parte degli errori di valutazione hanno provocato danni all’ambiente e alla salute umana – commenta Hoffmann –. Prendiamo ad esempio il Ddt, un insetticida impiegato negli anni ‘40: fu considerato innocuo e pertanto impiegato in modo intensivo, al punto che ancora oggi nel mondo ne restano tracce negli organismi viventi". Ma "l'amministrazione non ha imparato nulla dalla storia".

Molto critica anche 'Pro Natura'

Critiche alla decisione del Consiglio federale sono giunte pure da Pro Natura. "Numerosi corsi d'acqua elvetici sono fortemente inquinati dai pesticidi", scrive l'associazione in una nota. Con la sua decisione il governo "mette in pericolo il miglioramento, quanto mai necessario, della qualità dell'acqua in Svizzera".

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