Svizzera

L'Unione sindacale svizzera cerca un nuovo presidente

Dopo 20 anni Paul Rechsteiner lascia la carica. Il suo successore verrà deciso il prossimo novembre

(Keystone)
14 marzo 2018
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Paul Rechsteiner lascerà a fine novembre – dopo vent’anni – la presidenza dell’Unione sindacale svizzera (Uss). I delegati decideranno la sua successione in occasione del congresso in agenda alla fine di novembre, ha comunicato oggi l’organizzazione. "È un buon momento per procedere a un cambio generazionale. L’Uss va bene: la cooperazione tra federazioni funziona e il segretariato, sotto la direzione di Daniel Lampart, fa un eccellente lavoro", indica Paul Rechsteiner, in un comunicato per motivare la sua decisione. In occasione della sua elezione alla presidenza nel 1998, e quando le preoccupazioni sociali erano sottoposte a un pressione considerevole, Rechsteiner ha difeso una politica sindacale offensiva, ricorda l’USS. Uno dei grandi successi della sua presidenza è la protezione dei salari attraverso le misure di accompagnamento alla libera circolazione delle persone. Erano le condizioni affinché i sindacati sostenessero gli accordi bilaterali con l’Unione europea (UE), puntualizza l’USS.

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