Svizzera

'Cambia la Svizzera', idee giovani a Palazzo Federale

I ragazzi tra i 14 e i 25 anni possono postare su www.engage.ch le proposte destinate ai parlamentari. Le migliori saranno inserite nel processo politico

19 febbraio 2018
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Per il secondo anno consecutivo, i giovani potranno suggerire le loro richieste per il futuro della Svizzera ai parlamentari, con la speranza di venir presi in considerazione. Le idee giudicate migliori saranno infatti scelte da 13 consiglieri agli Stati e al Nazionale, che le inseriranno nel processo politico. A partire da oggi e fino al 25 marzo, parte il progetto "Cambia la Svizzera", informa la sua ideatrice, la Federazione Svizzera dei Parlamenti dei Giovani (FSPG), in una nota odierna. Tutti i ragazzi che vivono nella Confederazione e hanno tra i 14 e i 25 anni di età possono postare sulla piattaforma www.engage.ch le loro proposte. Al termine della campagna, ognuno dei 13 deputati più giovani a Berna sceglierà una richiesta, portandola a Palazzo federale dopo averne discusso di persona col promotore durante la sessione estiva delle Camere.

Nel 2017, nell’ambito dell’iniziativa – volta ad avvicinare i ragazzi alla politica – erano pervenuti oltre 700 spunti, di cui undici arrivati fino in Parlamento. In questa edizione, ai consiglieri agli Stati e al Nazionale che già l’anno scorso avevano partecipato al progetto, si sono aggiunte Irène Kälin (Verdi) e Diana Gutjahr (UDC). Tra i "confermati" vi è il ticinese Marco Romano (PPD), che dodici mesi fa aveva optato per sostenere l’idea della diciassettenne di Winterthur Elmonda Bajralui per rendere più accessibili ai giovani i prezzi dei trasporti pubblici.

A "Cambia la Svizzera" aderiscono anche i consiglieri Lisa Mazzone (Verdi), Cédric Wermuth (PS), Lukas Reimann (UDC), Mattea Meyer (PS), Philippe Nantermod (PLR), Mathias Reynard (PS), Christian Imark (UDC), Nadine Masshardt (PS), Rebecca Ana Ruiz (PS) e il consigliere agli Stati Damian Müller (PLR). Quest’ultimo, raccogliendo un suggerimento giunto nel quadro del progetto nel 2017, ha depositato un postulato per sfruttare le opportunità offerte dalla tecnologia civica, che il Consiglio federale ha già proposto di accogliere.

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