Svizzera

Sei mesi al sostenitore dell'Isis di Glarona

Il ministero pubblico della Confederazione condanna un 'amico' del gruppo terroristico, ha postato film e foto di propaganda

(Ti-Press)
11 febbraio 2018
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Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha condannato a sei mesi di detenzione sospesi con la condizionale un sostenitore del gruppo terroristico Stato islamico (Isis). L’uomo ha ripetutamente pubblicato film e foto di propaganda, anche particolarmente violenti, su Facebook tra maggio e dicembre del 2016. La vicenda è stata resa nota oggi dal SonntagsBlick che ha ottenuto il decreto d’accusa, ora anche nelle mani dell’Ats. Le immagini mostravano in particolare bambini soldato, combattenti dell’Isis e sevizie su prigionieri. Su una foto figuravano corpi coperti di sangue a cui l’uomo ha aggiunto la didascalia: "Compiuto sicuramente da un leone del Califfato" – secondo la denominazione che l’Isis ha dato ai territori controllati in Siria e Iraq. Altre foto erano accompagnate da leggende come "Gli sciiti vanno eliminati" o "Uccidete gli sciiti". L’uomo, residente nel canton Glarona, ha attaccato anche la Svizzera. Ha pubblicato un fotomontaggio in cui cavalieri dell’Isis attaccavano altri cavalieri che portavano, tra le altre, le bandiere di Usa, Germania, ma anche della Confederazione. Il MPC sostiene che l’immagine simbolizzi la guerra che l’Isis sta conducendo contro questi Paesi, si legge nel decreto d’accusa. Dopo essersi occupati del caso per un anno, gli inquirenti nel maggio scorso hanno condotto una perquisizione al domicilio dell’uomo. In occasione dell’interrogatorio, l’uomo ha indicato di non sostenere l’Isis e di aver semplicemente consultato le immagini. Ha cliccato "mi piace" sulle immagini "in modo che tutti si rendano conto di quanto sta avvenendo in Siria e Iraq". Ha pure affermato di sapere che è vietato indurre altre persone a partecipare alla guerra in Siria. La procura federale è invece giunta alla conclusione che abbia agito consapevolmente in modo illegale.

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