Svizzera

Equivalenza delle borse, 11 Paesi Ue sostengono la Svizzera

Gli Stati membri dell'Unione europea, tra cui anche la Germania, criticano la decisione di limitare a un anno l'intesa

Ti-Press
30 gennaio 2018
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È stata criticata da undici Paesi dell'Unione europea (Ue) la decisione della Commissione dell'Ue di concedere solo per un anno alla piazza finanziaria svizzera l'equivalenza con le norme Ue. È quanto rivela una lettera ottenuta dalla radiotelevisione della Svizzera romanda Rts, nella quale appaiono, tra le altre, le firme dei direttori generali dei Ministeri delle finanze di Germania, Olanda e Lussemburgo e dal Dipartimento al tesoro della Gran Bretagna. Anche i rispettivi direttori di Lettonia, Estonia, Ungheria, Slovacchia, Slovenia, Repubblica Ceca e Austria hanno firmato il documento inviato alla Commissione.

Nella lettera i ministri affermano che, malgrado la decisione della Commissione, essi continueranno a perseguire l'obiettivo di concedere alla Svizzera l'equivalenza per i servizi finanziari a tempo indeterminato.

Ricordiamo che l'equivalenza per la borsa svizzera era stata dapprima approvata senza restrizioni, ma dopo la visita alla fine dello scorso mese di novembre di Jean-Claude Junker a Berna, la Commissione aveva deciso di concederla solo per un anno.

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