Svizzera

Omicida torna in Svizzera per scontare la pena

Era fuggito in Kosovo prima della definitiva condanna. È rientrato volontariamente

Un fucile del tipo di quello utilizzato nell'agguato
((Wikipedia))
19 gennaio 2018
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Uno dei due svizzeri di origine kosovara condannati per un duplice omicidio commesso nel 2012 a Oensingen (So) è tornato in Svizzera per scontare una pena di 17 anni di reclusione. Era fuggito in Kosovo prima della definitiva condanna.

Lo riferisce oggi la procura solettese, precisando che il 55enne all’inizio dell’anno aveva informato delle sue intenzioni. L’uomo, naturalizzato con il resto della famiglia nel 2009, è stato arrestato mercoledì al suo arrivo all’aeroporto di Zurigo.

La sera del 5 luglio del 2012 un uomo di 51 anni e il figlio 26enne vennero abbattuti in un piazzale antistante la loro casa e un loro conoscente 43enne rimase ferito. Il dramma è avvenuto per un conflitto tra le due famiglie imparentate tra loro. Per il fatto di sangue, commesso con un fucile d’assalto militare Fass 90 e una pistola, l’uomo ora rientrato in Svizzera e il figlio allora 23enne sono entrambi stati condannati per assassinio e omicidio intenzionale.

Quest’ultimo aveva sostenuto di aver sparato da solo con entrambe le armi. Il padre aveva negato di aver premuto il grilletto. Le pene, inflitte nel marzo del 2015 e confermate in appello nel dicembre dell’anno seguente, sono rispettivamente di 20 e 17 anni.

Prima dell’ultimo dibattimento davanti al tribunale cantonale, il padre era fuggito in Kosovo, dove su mandato di ricerca a livello internazionale è poi stato arrestato nel luglio del 2017.

In seguito – riferisce l’Ufficio federale di Giustizia (UFG) – è stato rilasciato. Sia la Svizzera che il Kosovo non estradano i propri cittadini. Alla fine di settembre l’Ufg ha domandato alle autorità solettesi di sollecitare al Kosovo l’esecuzione della pena inflitta Svizzera. All’inizio di gennaio, tramite contatti di polizia, l’ufficio federale è venuto a sapere che l’uomo intendeva tornare volontariamente in Svizzera il 17 gennaio.

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