Svizzera

Dopo 'Evi' si attende 'Friederike'

Venti fino a 190 km orari in alta montagna e danni non ancora stimati. Da domani in arrivo un'altra tempesta

Molti disagi e danni ancora non quantificati
((Foto Keystone))
17 gennaio 2018
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La tempesta Evi, passata nelle scorse ore sulla Svizzera, ha causato danni per ora ancora non stimati. In diverse località rami e alberi sono caduti su strade e binari, creando interruzioni alla circolazione. In pianura le raffiche di vento hanno superato i 100 km/h, in alta montagna i 190 km/h. E domani arriverà una nuova tempesta: "Friederike". Per quanto riguarda le linee ferroviarie internazionali, un portavoce delle Ffs ha riferito che questa mattina presto un albero è caduto sulla linea di contatto tra Buchs (SG) e Feldkirch (Austria) danneggiandola. I treni da Zurigo per Vienna via Innsbruck sono deviati su un altro percorso. Per il traffico regionale le Ffs hanno organizzato bus sostitutivi. La situazione non dovrebbe sbloccarsi prima di mezzanotte. A Oensingen (Soletta), poco dopo le 12.30, il tetto di un capannone è stato soffiato da "Evi" su un palo di sostegno della linea di contatto delle Ffs, che ha poi ceduto facendo cadere i cavi al suolo. Parti del tetto sono finite sui binari. I convogli da Soletta a Olten (Soletta) circolano sulla nuova linea e non si fermano a Oensingen. Le Ferrovie non sanno quanto durerà l’interruzione.

Treni fermi tra Airolo e Göschenen – Battelli e funivie bloccati

La circolazione dei convogli è temporaneamente interrotta anche tra Airolo e Göschenen. Le ferrovie appenzellesi hanno comunicato poi che non viaggiano treni da Wasserauen a Gossau (S. Gallo). Le forti nevicate hanno bloccato pure la circolazione sulla linea dell’Oberalb, tra Andermatt e Disentis. Il forte föhn in Vallese ha messo fuori uso il tratto ferroviario da Visp a Täsch, poco prima di Zermatt. Circolano autobus sostitutivi. E proprio sopra Zermatt, sul Gornegrat (3133 m) è stato rilevato il record di velocità del vento: 195 km/h, secondo Meteonews. Fermo anche il carico di auto sui treni navetta della Furka, poiché tra Oberwald (Vallese) e Realp (Uri) c’è un alto rischio di valanghe, ha spiegato la compagnia ferroviaria Matterhorn-Gotthard-Bahn. Sempre per la neve, nell’Oberland bernese non è partito nessun trenino tra le stazioni della Kleine Scheidegg (2061 m) e dello Jungfraujoch (3453 m), dove il vento ha toccato punte di 163 km/h. Secondo Meteonews, sulla vetta dello Chasseral (1606 m), nel Giura bernese, le raffiche hanno raggiunto i 156 km/h. In Romandia le forti folate hanno interrotto la circolazione del trenino tra Haut-de-Caux (1155 m) e Rochers-de-Naye (1968 m) sulle alture di Montreux. Bloccati fino a tempo indeterminato pure i battelli da Romanshorn (S. Gallo) a Friedrichshafen (Germania), sul lago di Costanza. Toccati anche i trasporti a fune. La telecabina tra Unterterzen e Tannenbodenalp, presso le rive sangallesi del Walensee, è ferma fino a nuovo avviso. Riguardo alla circolazione stradale, stamane presto era ostacolata in molte località per la caduta di alberi e rami sulla carreggiata. Nel canton Zurigo è stato chiuso temporaneamente il tratto autostradale della A3 tra Horgen e Thalwil. In altri cantoni le difficoltà hanno interessato le strade secondarie. In Vallese interruzioni al traffico sono state segnalate per frane. La polizia friburghese ha riferito di cinque incidenti stradali avvenuti stamane, di cui quattro sull’autostrada A12 da Châtel-Saint-Denis a Matran. Non ci sono stati feriti ma il traffico è rimasto perturbato.

Neve lungo l'autostrada A13 del San Bernardino

Bloccati anche molti camion a causa delle condizioni della carreggiata. Sempre nel canton Friburgo, un albero è caduto sul tetto di una casa a Montagny-la-Ville, senza causare feriti. Difficoltà per il traffico pure sui due versanti del San Bernardino lungo l’autostrada A13, dove la tempesta ha portato neve. I forti venti e le nevicate hanno provocato questa mattina interruzioni di corrente in alcune parti dei Grigioni, che hanno interessato 2500 economie domestiche in Prettigovia e Surselva. Le interruzioni, che hanno riguardato in particolare Valzeina, Igis e Laax, si sono verificate verso le 05.30 del mattino e sono durate a seconda delle situazioni da 25 minuti a due ore e mezzo, indica in un comunicato l’azienda elettrica Repower. Secondo MeteoSvizzera "Friederike", la prossima tempesta, dovrebbe raggiungere il massimo di intensità nella notte su venerdì. Sono attesi venti analoghi a quelli che ha portato "Evi" e dai 20 ai 50 centimetri di neve fresca, ha detto una portavoce. Intanto nel nord e nell’ovest del Paese il pericolo di valanghe è già alto, segnala l’Istituto per lo studio della neve e delle valanghe (Slf).

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