Svizzera

Processo Tigri tamil, difesa sempre all'attacco

Nuove critiche degli avvocati difensori, che chiedono di non entrare in materia sull'atto d'accusa. Lunedì la decisione della corte

9 gennaio 2018
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Gli avvocati della difesa hanno continuato oggi a contestare l’atto d’accusa nel processo cominciato ieri al Tribunale penale federale di Bellinzona contro 13 presunti fiancheggiatori della guerriglia tamil nello Sri Lanka, chiedendone il rinvio al mittente, ossia al Ministero pubblico della Confederazione (MPC). La corte comunicherà la sua decisione in merito lunedì prossimo, quando riprenderanno i dibattimenti.

Da parte sua la procuratrice federale Juliette Noto ha respinto le critiche formulate ieri dall’avvocato ginevrino Pierre Garbade, difensore del segretario e cassiere del World Tamil Coordinating Committee (WTCC). Il "Comitato" all’epoca dei fatti contestati – tra il 1999 e la sconfitta della guerriglia tamil nel maggio 2009 – fungeva da copertura alle Tigri per la liberazione dell’Eelam Tamil (LTTE) in guerra contro l’esercito dello Sri Lanka e considerate dall’MPC un’organizzazione terroristica.

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