L’aiuto sociale è più indispensabile che mai. È il monito della Conferenza svizzera delle istituzioni dell’azione sociale (Cosas), che richiede misure di prevenzione mirate per i gruppi a rischio, in particolare i bambini e le persone oltre i 50 anni.
Nel 2016 è stato registrato un aumento delle persone residenti che hanno beneficiato dell’aiuto sociale in Svizzera. Questa progressione dimostra che le mutazioni strutturali del mercato del lavoro e le evoluzioni nell’ambito dell’asilo si ripercuotono sull’aiuto sociale, indica in una nota odierna Cosas.
Per proteggere i bambini e gli adolescenti dalla povertà bisogna adottare misure di politica familiare, tra cui prestazioni complementari per famiglie, indennità per i figli più elevate e strutture di accoglienza extrafamiliari.
In merito alle persone oltre i 50 anni a carico dell’aiuto sociale, Cosas propone un miglioramento rapido e a lungo termine delle condizioni per permettere il reinserimento professionale.
Cosas rivendica inoltre un maggior impegno e più mezzi destinati all’inserimento professionale di rifugiati e persone ammesse a titolo provvisorio.
Le cifre pubblicate oggi dall’Ufficio federale di statistica (Ust), scrive Cosas, dimostrano che l’aiuto sociale svolge un ruolo essenziale nella stabilità sociale in Svizzera e nella prevenzione della povertà.