Svizzera

Svizzera, diminuiscono i rifiuti abbandonati 

5 dicembre 2017
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Quest’anno il sondaggio del Gruppo d'interesse per un ambiente pulito (IGSU) sulla situazione del littering in Svizzera è giunto alla terza edizione. I risultati indicano che la quantità di rifiuti abbandonati è in lenta ma costante diminuzione. Questo sviluppo è dovuto soprattutto alle città e ai comuni, che combattono il littering sfruttando una vasta gamma di misure. All’inizio del millennio, la Svizzera aveva un atteggiamento diverso nei confronti del littering rispetto a oggi: i mozziconi di sigaretta, gli imballaggi vuoti per bevande oppure i giornali già letti venivano gettati per terra e, anziché finire nei cestini dei rifiuti, venivano lasciati nei parchi gioco, sui sentieri escursionistici e sul lungolago. Una popolazione in continuo movimento consumava sempre di più durante i propri spostamenti e svolgeva le proprie attività all'aperto, senza però quasi mai preoccuparsi del corretto smaltimento dei rifiuti. Numerosi comuni e città decisero di tirare il «freno di emergenza» introducendo delle misure contro il littering. Un sondaggio rappresentativo, che quest’anno è giunto alla sua terza edizione, dimostra che gli sforzi intrapresi stanno dando i loro frutti. Il sondaggio del Gruppo d’interesse per un ambiente pulito (IGSU) tra i passanti si è svolto per la prima volta nel 2015 nella Svizzera tedesca. Dal 2016, questa inchiesta ha luogo anche nelle zone di lingua francese e italiana. I risultati del sondaggio di quest'anno hanno dimostrato che la situazione del littering si è chiaramente stabilizzata e che è addirittura leggermente migliorata. Il volume di littering in Svizzera viene mediamente valutato dai 3431 intervistati come «né poco né molto», con lieve tendenza ad «abbastanza poco». Il volume di sporcizia nei luoghi in cui si è svolto il sondaggio viene addirittura giudicato come «abbastanza poco». Rispetto al 2015 e al 2016, questi due ambiti mostrano una tendenza a un lieve e continuo miglioramento. Tale miglioramento è simile in tutte le regioni linguistiche. Anche molti comuni e città notano un miglioramento. Ad esempio, André Engelhardt, Direttore dell'Ufficio tecnico della Città di Locarno, indica che nelle aree pubbliche di Locarno vengono raccolti meno rifiuti, nonostante l'aumento dei consumi durante gli spostamenti e i numerosi grandi eventi. «Questo è dovuto in gran parte alle misure anti-littering della Città», afferma Engelhardt. Il lavoro di sensibilizzazione di città e comuni sta dando i primi risultati positivi. Anche le misure di sensibilizzazione di IGSU vengono sfruttate attivamente da anni, ad esempio nella regione di Svitto centrale: «Da diversi anni i team degli ambasciatori IGSU sono attivi nei comuni e anche nei monti di Svitto centrale con il loro lavoro di sensibilizzazione sulla tematica del littering nei confronti dei passanti», spiega Robert Lumpert, direttore del Consorzio per l'incenerimento dei rifiuti della regione di Svitto centrale (ZKRI). Secondo Lumpert, il lavoro di sensibilizzazione ha portato a un cambiamento di opinione all’interno della popolazione: «Noto una maggiore consapevolezza del problema del littering soprattutto tra i giovani.» Urs Crotta, direttore dell’ufficio «Grün und Werkbetrieb» (impianto responsabile del verde pubblico) della Città di Coira osserva che la situazione della capitale grigionese è stabile. Tuttavia, sono necessarie misure dispendiose: «Prevenire il littering non è un'impresa facile (…), siamo però convinti che, proseguendo e ampliando le nostre misure, possiamo tenere sotto controllo la situazione del littering.» Anche Isabelle Baeriswyl della direzione delle costruzioni della Città di Friburgo ritiene che non ci si possa riposare sugli allori: «Le misure non vanno ridotte, ma devono soprattutto essere rivolte ancora di più a bambini e giovani come pure ai nuovi abitanti.» I risultati del sondaggio indicano che si deve proseguire con le varie misure. Anche se il problema del littering è leggermente migliorato in tutta la Svizzera e nei luoghi in cui è svolta l’indagine, la popolazione si sente tuttavia ancora infastidita dai rifiuti abbandonati: quasi 3/4 degli intervistati affermano di sentirsi «molto» o «abbastanza» infastiditi da questo malcostume. Per tale ragione, non solo città e comuni, bensì anche IGSU, considerano loro dovere proseguire e sviluppare ulteriormente le loro misure. «La cooperazione con città, comuni e scuole funziona in modo esemplare. Sono molto impegnati e innovativi: nella lotta contro il littering percorrono anche dei percorsi fuori dal comune», dice Nora Steimer, direttrice IGSU. Per premiare gli sforzi di queste istituzioni e motivarle a proseguire con ulteriori misure, da maggio 2017 IGSU assegna il marchio «No-Littering», che premia le città, i comuni e le scuole che s’impegnano contro il littering. Per ottenere il marchio, una determinata istituzione deve abbracciare una lista di requisiti e rilasciare una promessa di qualità. Se si riceve il marchio, è possibile utilizzarlo gratuitamente nell’intera comunicazione durante l’anno in questione dimostrando così pubblicamente e in modo efficace che il littering non è tollerato nell’ambito in cui una determinata istituzione è responsabile. Dal momento del suo lancio, IGSU ha insignito complessivamente 20 città, 18 comuni e 27 scuole del marchio No-Littering in tutta la Svizzera. Un sondaggio svolto dopo i primi sei mesi dimostra che il marchio soddisfa il suo scopo e che sostiene le istituzioni in diversi modi nel loro impegno contro il littering.

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