Svizzera

Scuote la bimba di due mesi: uomo a processo a Losanna. Aveva già causato la morte di altri due figli

4 dicembre 2017
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Una storia agghiacciante, qualunque sia l'esito del processo che si è aperto oggi al Tribunale criminale di Losanna. Un uomo è accusato di tentato omicidio per aver scosso la figlioletta di due mesi. L’imputato era già stato condannato in passato per maltrattamenti analoghi, che hanno provocato la morte di due suoi figli. Come sia possibile che il dramma sia accaduto nuovamente? È uno dei molti quesiti a cui dovranno rispondere i giudici.

I fatti per i quali è nuovamente convocato dalla giustizia – ricorda l'Ats – risalgono al settembre 2016. Svegliato dai pianti della bimba mentre dormiva nel pomeriggio – l’uomo è panettiere -, il padre aveva scosso la piccola per più secondi, un comportamento che secondo i medici ha rischiato di ucciderla.

Stando alla versione fornita dal genitore, il bebè stava soffocando nel suo lettino ed i suoi occhi guardavano nel vuoto. “L’ho stimolata esortandola a rimanere con me”, ha spiegato l’imputato oggi ai giudici. “L’ha stimolata scuotendola”, ha ribattuto il presidente. “Sì, penso di averla scossa troppo forte, la sua testa partiva in tutte le direzioni e poi ha avuto le convulsioni. Ho capito che il mio gesto non era adeguato e sono partito direttamente per l’ospedale. Ho agito nel panico e senza riflettere, perché volevo salvarle la vita”, ha aggiunto.

La bimba è giunta al pronto soccorso in stato di choc e in preda alle convulsioni. I medici hanno costatato la presenza di diverse lesioni, da loro attribuite alla sindrome del bebè scosso. La vita della bimba è stata messa in pericolo, un rischio mortale che il padre conosceva per aver provocato il decesso di due altri suoi figli in circostanze analoghe, ha fatto valere l’accusa.

Il primo è deceduto nel 1997 a Yverdon-les-Bains all’età di tre settimane, mentre il secondo, di tre mesi, è morto nel 2000 all’ospedale universitario di Digione (F). Per entrambi i casi, la giustizia francese aveva inflitto all’uomo 15 anni di carcere. “Questi casi non c’entrano. La dinamica di vent’anni fa non esiste più. All’epoca ero nervoso, ma questa volta no: l’ho vista soffocare e ho agito senza riflettere”, ha sostenuto il padre. I medici non sono ancora in grado di pronunciarsi sull’esistenza di eventuali danni permanenti di cui potrebbe soffrire la piccola, rimasta ricoverata in ospedale per una decina di giorni. La sentenza dovrebbe essere resa lunedì prossimo.

 

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