Svizzera

L'Ata: i bus a lunga percorrenza danneggiano l'ambiente e gli investimenti dei contribuenti

Ferrovie: investimenti da salvaguardare
(Gabriele Putzu)
19 ottobre 2017
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"Non mettere in pericolo l’'ottimo sistema dei trasporti pubblici in Svizzera con una liberalizzazione troppo frettolosa. In particolare, il Consiglio federale non dovrebbe mettere in pericolo i progressi fatti nella protezione dell’'ambiente e gli investimenti nella ferrovia pagati dai contribuenti". Lo asserisce l'Associazione traffico e ambiente (Ata) in relazione alla possibile liberalizzazione dei bus a lunga percorrenza.

Secondo l'Ata "gli autobus in diretta concorrenza con la ferrovia minano gli investimenti dei contribuenti nei trasporti pubblici, sono problematici dal punto di vista ambientale e contribuiscono a congestionare la rete stradale". Affinché ciò non accada, "il Consiglio federale deve mantenere le proprie promesse: questo significa che non devono essere realizzate inutili doppie strutture. In particolare, sulle tratte ferroviarie più redditizie gli investimenti, pagati con le tasse dai cittadini, devono essere salvaguardati".

Dal punto di vista ecologico, poi, ancora stando all'Ata, "è preoccupante far funzionare due sistemi paralleli. È indubbio che così si aumentano gli impatti sull'ambiente. Per il clima il treno è nettamente meglio che i bus a lunga percorrenza. A tasso d'’occupazione uguale, questi autobus emettono circa dieci volte più CO2 rispetto alla ferrovia. Inoltre, in Svizzera i treni sono alimentati al 90% con elettricità idroelettrica pulita". Per contro, aggiunge l'Associazione traffico e ambiente, "è giusto che il Consiglio federale preveda almeno di integrare le possibili linee d'’autobus nel sistema dei trasporti pubblici e di ammettere la validità degli abbonamenti a metà prezzo o generali. Tuttavia, non può essere che lo Stato sovvenzioni iniziative private con la costruzione di terminali per gli autobus e metta in pericolo i propri investimenti nella ferrovia".

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