Svizzera

Trattato sul commercio delle armi, la Svizzera invita tutti gli Stati ad applicarlo

Armi
(Dar Yasin)
11 settembre 2017
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Il Trattato sul commercio internazionale delle armi (TCA) «ha senso se viene applicato in tutto il mondo». All’apertura della terza riunione degli stati membri, Didier Burkhalter oggi a Ginevra ha chiesto a tutti i paesi di ratificare l’accordo, entrato in vigore già nel 2014.

Il TCA, la cui sede del segretariato è a Ginevra, «è una priorità della Svizzera da molto tempo», ha rilevato il consigliere federale durante la sua allocuzione. Attualmente l’accordo è stato firmato da 130 Stati, di cui 92 divenuti membri. «È un numero importante per un trattato ancora recente», ha indicato Burkhalter, aggiungendo che l’impatto aumenterà «in funzione del numero di Stati che lo adotteranno».

Di fronte alle critiche ricevute da parte delle ONG sul proseguimento del commercio in violazione del TCA, anche la Confederazione dice di desiderare «un’applicazione rigorosa ed efficace» per diminuire le conseguenze nei confronti dei civili. La lotta contro il commercio illegale di armi deve inoltre contribuire agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Onu, indica Burkhalter. Il “ministro” degli esteri ha inoltre accolto favorevolmente i fondi fiduciari che permettono di sostenere gli Stati che dispongono di minori risorse per applicare il TCA.

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