Svizzera

Per ora niente bolla immobiliare, secondo Comparis e Poli, e a Locarno...

6 settembre 2017
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Dopo che lo scorso anno il mercato immobiliare si è ampiamente raffreddato, la situazione resta stabile e al momento non si registra alcun segnale di una bolla immobiliare. Anche nell’ultimo Rapporto immobiliare del Politecnico di Zurigo e del servizio di confronto internet comparis.ch nessun distretto è stato classificato come 'critico'. Gli stessi 13 distretti del 2016 rientrano nella categoria ''da monitorare'» in quanto in passato avevano mostrato segnali di una bolla immobiliare; anche qui non si aspettano comunque grandi cambiamenti di prezzo.

 Ai fini dell’analisi sono stati presi in considerazione 1,5 milioni di annunci per la vendita di case e appartamenti apparsi su comparis.ch tra il 2005 e la fine di giugno 2017.  «Nonostante il basso livello dei tassi d’interesse ipotecari, il mercato immobiliare svizzero resta stabile su larga scala» dice Didier Sornette, professore di rischio imprenditoriale presso il Politecnico di Zurigo.

 Locarno, i prezzi tornano a salire

Dopo che l’anno scorso nei distretti di Dielsdorf (Zh), March (Sz) e Locarno (Ti) era stato possibile individuare un cambiamento di stato, ora i prezzi sono aumentati: per gli appartamenti a Locarno) si è potuto registrare un leggero aumento dei prezzi pari a solo l’1 per cento, mentre negli altri due distretti l’aumento del prezzo mediano, rispettivamente dell’8 e dell’11 per cento, è stato decisamente più intenso. «A parte qualche piccola variazione si può partire dal presupposto che per il resto dell’anno il mercato immobiliare resterà stabile» afferma Sornette che prosegue: «Gli acquirenti di immobili dovrebbero tuttavia tenere sotto controllo le variazioni a medio termine della politica finanziaria europea, poiché potrebbe avere influssi sul mercato immobiliare svizzero».

«A causa dell’attesa stabilità dei prezzi, nei distretti che, secondo l’analisi attuale, non sono classificati in nessuna categoria, in linea di massima si può consigliare un acquisto di immobili» afferma Michael J. Kohlas, esperto del settore immobiliare presso comparis.ch. Secondo l’esperto conviene inoltre osservare anche l’andamento del settore edilizio, in quanto difficoltà delle capacità produttive in quest’ambito potrebbero portare a un aumento drastico dei prezzi fino all’inflazione. Al momento però non è presente una tale situazione di impasse.

 Per quanto riguarda l’analisi del rischio, il rapporto immobiliare distingue quattro categorie di distretti e prevede che un distretto possa passare da uno stato all’altro a seconda di eventuali segnali di bolla immobiliare e della base dei dati. Il rapporto consente in tal modo di effettuare considerazioni su singoli tipi e varie grandezze di immobili, ad esempio di considerare piccoli appartamenti o case medio-grandi. Il modello sviluppato in questo studio non si basa sui prezzi assoluti, bensì sulla dinamica dei prezzi e in particolare su un aumento dei prezzi che procede con un ritmo più rapido della funzione esponenziale.

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