Libera circolazione: Consiglio nazionale soddisfatto delle misure di accompagnamento già adottate

La Commissione della gestione (CdG) del Consiglio nazionale è globalmente soddisfatta delle misure prese dal Consiglio federale per attenuare gli effetti della libera circolazione delle persone. Cionondimeno, ritiene che alcuni aspetti possano essere migliorati.

La CdG aveva duramente criticato l’esecutivo nel 2011 poiché le misure d’accompagnamento all’Accordo sulla libera circolazione con l’Ue, in particolare quelle concernenti il dumping salariale, erano applicate solo parzialmente. La commissione aveva sottoposto all’esecutivo numerose raccomandazioni. Da allora sono state adottate diverse misure, in particolare con la Legge sui lavoratori distaccati e la revisione della Legge contro il lavoro nero. Vi è poi anche da menzionare l’approvazione dell’iniziativa "contro l’immigrazione di massa" e la soluzione adottata dal Parlamento per applicarla.

Secondo la CdG, gli sforzi compiuti dal governo e dall’amministrazione per colmare le lacune e risolvere i problemi hanno dato i loro frutti. La commissione si rallegra in particolare del fatto che la SECO ha riconosciuto nel 2016 le lacune segnalate nel 2011. La CdG approva poi la volontà del governo di portare da 27’000 a 35’000 il numero minimo di verifiche annuali delle condizioni occupazionali e salariali concernenti i lavoratori distaccati in Svizzera.

La commissione è invece dispiaciuta che la creazione di una banca dati nazionale sull’esecuzione delle misure accompagnatorie venga considerata irrealistica e inopportuna. La CdG segnala anche che diverse misure sono state sospese dopo l’approvazione dell’iniziativa "contro l’immigrazione di massa" e che attualmente non si sa se e quando verranno riprese. Malgrado ciò, la CdG non ha individuato problemi che necessitano di proseguire la sorveglianza dell’applicazione delle misure d’accompagnamento. Il capitolo, a livello di Commissione della gestione, è dunque chiuso. (Ats)