Cassis corre da solo, prime reazioni tiepide

Ignazio Cassis sarà il candidato – unico – del Partito liberale radicale ticinese (PLRT) alla successione di Didier Burkhalter in Consiglio federale.

Lo ha annunciato il presidente Bixio Caprara in una conferenza stampa a Camorino. "Sono pronto ad accettare la sfida", ha affermato Cassis, in Consiglio nazionale dal 2007, e dal 2015 presidente del gruppo parlamentare del PLR. Il ticinese si è detto cosciente che si tratta di "un percorso ad ostacoli", del resto, ha aggiunto, "i veleni sono già partiti".

Non si sono fatte attendere sui media online le reazioni a caldo dei partiti ticinesi.  C'è chi valuta "una strategia perdente" la scelta di puntare su un candidato unico.  Il Ppd avrebbe preferito una doppia candidatura (il presidente del Ppd Fiorenzo Dadò: "Avremmo visto di buon occhio una doppia candidatura con la presenza del consigliere di Stato Christian Vitta) e la Lega dei Ticinesi si dice scettica sulla scelta ("Come ticinesi se avevamo il 50% di possibilità di farcela ad avere un consigliere federale, con la candidatura unica di Cassis le chance scendono al 25%", ha detto alla Rsi il coordinatore Attilio Bignasca). Mentre il presidente del PS Igor Righini commenta che ora si deve capire se Cassis ha i numeri per essere eletto. 

Cassis, la cui nomina dovrà ancora essere ufficialmente avallata dal Comitato cantonale il prossimo 1° agosto, è il primo liberale radicale a candidarsi al governo. Le altre sezioni cantonali del PLR finora non hanno infatti ancora presentato nessuno, hanno però tempo fino all’11 agosto per farlo. Il comitato direttivo del partito nazionale si riunirà il 21 agosto per valutare i nomi proposti dalle sezioni cantonali e formulare una raccomandazione al gruppo parlamentare. Toccherà a quest’ultimo, il 1° settembre, scegliere il o i candidati che saranno sottoposti all’Assemblea federale. Il successore di Burkhalter sarà eletto il 20 settembre.