Svizzera

Il governo grigionese: fotografare i poliziotti si può, ma non sempre

10 luglio 2017
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Gli agenti di polizia possono essere fotografati durante le loro attività, e la loro immagine può poi essere riprodotta nei media, solo se questo è di interesse pubblico e non costituisce un ostacolo allo svolgimento del loro lavoro. Lo ha chiarito il Governo cantonale in una risposta ad un'interpellanza di Remo Cavegn (PPD) pubblicata oggi.

Su incarico della Federazione svizzera dei funzionari di polizia (FSFP), nel 2015 è stata redatta una perizia giuridica relativa alla protezione della personalità degli agenti di polizia e della loro immagine.

Fondandosi su questo documento, il Governo spiega che "le immagini di agenti di polizia possono essere pubblicate nei media se può essere addotta una relativa giustificazione a tale scopo", ovvero l'interesse pubblico all'informazione, che sussiste in particolari avvenimenti quali arresti o eventi come manifestazioni e disordini.

Tuttavia, "può sussistere la fattispecie penale dell'impedimento di atti dell'autorità quando l'atto di fotografare compromette il lavoro della polizia". Secondo il Tribunale federale ciò accade quando la ripresa di immagini e la presenza ravvicinata ostacolano le operazioni di polizia.

Inoltre, non si può fotografie agenti di polizia in primo piano o a distanza ravvicinata "se in questo modo viene messa in risalto semplicemente la persona interessata", ovvero "quando non è in corso alcuna operazione o non vi è un ulteriore collegamento con il tema dell'articolo, ma si rappresenta l'agente di polizia stesso". (ats)

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