Svizzera

Riciclaggio per 3 milioni: gestore patrimoniale a processo

(Gabriele Putzu)
7 luglio 2017
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Un 50enne ex impiegato di banca sarà giudicato martedì 11 luglio dal Tribunale penale federale di Bellinzona (TPF) con l’accusa di aver riciclato in Svizzera denaro per oltre 3 milioni di franchi, affidatigli da un colombiano residente in Spagna. Accusa e difesa hanno patteggiato una pena di un anno con la condizionale.

Avrebbe riciclato oltre 3 milioni di franchi

L’imputato, nato nel canton Friburgo, è accusato di avere effettuato, in qualità di gestore patrimoniale presso una banca e poi di direttore presso una società che esercitava l’attività d’intermediario finanziario, dal settembre del 2011 al giugno del 2014 numerosi trasferimenti di denaro da e verso i conti del colombiano, già condannato in Spagna per riciclaggio nel 2009. L’importo totale del denaro riciclato ammonta a 665’000 franchi e 2’275’118 euro, che fanno oltre 3,1 milioni di franchi al cambio attuale.

'Spallone' insieme al cugino

In questa somma rientrano anche due trasporti di mezzo milione di euro che l’ex bancario avrebbe organizzato e ai quali avrebbe partecipato di persona, nell’aprile e nel giugno del 2013. Per questi trasporti dalla Spagna alla Svizzera il cliente colombiano gli avrebbe versato ogni volta un compenso di 20’000 euro, in parte consegnati a un cugino che gli aveva dato una mano.

Secondo l’atto d’accusa, il colombiano e un suo complice avevano l’intenzione di convogliare in tal modo in Svizzera da 4 a 5 milioni di euro. Per il pubblico ministero federale che lo accusa di riciclaggio aggravato, l’imputato avrebbe dovuto sapere o per lo meno supporre che il denaro affidatogli proveniva da "attività criminali", nella fattispecie dai traffici di droga di una organizzazione criminale colombiana alla quale sarebbe stato legato il suo cliente in Spagna.

Questi era stato infatti condannato nel 2009 da un tribunale di Madrid a due anni di carcere con la condizionale e a una pena pecuniaria di 32 milioni di euro con l’accusa di riciclaggio. In Svizzera, il Ministero pubblico della Confederazione aveva aperto nel 2013 un procedimento contro di lui e contro ignoti.

L’imputato, ritiene il pubblico ministero federale, oltre ad essere a conoscenza della pena inflitta al suo cliente in Spagna, deve pure essersi reso conto che i trasferimenti di denaro che il sudamericano gli proponeva miravano ad aggirare le regole antiriciclaggio vigenti. Il colombiano ricorreva peraltro a parole in codice e non ha prodotto prove e documenti inerenti alle sue transazioni.

'Scioccante'

È "scioccante" il modo in cui l’imputato ha sfruttato la sua posizione di impiegato di banca per aggirare i controlli previsti dalla legge federale sulla lotta contro il riciclaggio, afferma il pubblico ministero federale. A suo favore va tuttavia il fatto che il 50enne abbia confessato sin dal primo interrogatorio nel 2014 e abbia poi collaborato nelle indagini.

Per questa ragione accusa e difesa si sono accordate per una procedura abbreviata. La Procura federale chiede 12 mesi di carcere con la condizionale per due anni, da cui vanno dedotti i 59 giorni di detenzione preventiva seguita all’arresto. L’imputato deve inoltre assumersi spese giudiziarie per 10’000 franchi. La sentenza della Corte penale a giudice unico dovrebbe essere resa nota già nella giornata di martedì. (Ats)

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