Svizzera

Servizi di primo soccorso, 1'200 operazioni al giorno in Svizzera. Ma manca personale qualificato

(Samuel Golay)
27 giugno 2017
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In Svizzera, i servizi di primo soccorso compiono più di 1'200 operazioni in media al giorno, secondo un sondaggio nazionale dell’Osservatorio svizzero della salute (Obsan), il primo nel suo genere, pubblicato oggi. Nel 70% dei casi, si tratta di situazioni di emergenza. In tutto, 96 servizi di primo soccorso – dei quali 4 su 10 sono costituiti da privati – sono stati censiti dall’Obsan al momento dell’inchiesta, svolta nell’autunno del 2016. Un po’ meno della metà sono gestiti da ospedali, gli altri sono in mano a cantoni e comuni, aziende private, associazioni comunali o società. Il loro numero è diminuito in modo notevole: nel 1993 se ne contavano circa 250, mentre che nel 2001 erano 150. Ciò è dovuto a diverse fusioni, indica il rapporto dell’Obsan, aggiungendo che circa la metà dei servizi di primo soccorso dispongono di diverse centrali (tre in media). Questi servizi impiegano 2’500 soccorritori (ambulanzieri) su un totale di 3’700 persone da essi occupate. Il 30% sono donne, una percentuale bassa in confronto alle altre professioni sanitarie, sottolinea lo studio. Inoltre, questa categoria d’impiegati è relativamente giovane: solo il 16% ha più di 50 anni. La metà dei servizi di primo soccorso impiega al massimo una ventina di soccorritori, l’altra metà ne impiega di più. Il più piccolo servizio dispone di un solo soccorritore, mentre quello più grande ne impiega 123, indica lo studio.

Incidenti, un terzo degli interventi

Secondo l’Obsan, i servizi di primo soccorso più piccoli non superano le 100 operazioni annuali, mentre i più grandi ne effettuano oltre 35’000. In totale, l’inchiesta parla di 460’000 interventi all’anno. Per la maggior parte dei casi, si tratta di operazioni in situazione d’emergenza primaria – in cui le funzioni vitali del paziente sono compromesse – o secondaria: queste due categorie rappresentano il 70% delle azioni di soccorso. Una terza categoria (14%) è data da trasporti programmati in anticipo, come una visita dal medico. I servizi di soccorso intervengono una volta su tre per ferite da incidente, negli altri casi si tratta invece di malattie. Circa la metà dei clienti ha più di 65 anni. In media, un intervento dura 80 minuti, indica il rapporto, e la distanza percorsa è di 33 chilometri.

Penuria di personale qualificato

Circa due terzi dei servizi di primo soccorso hanno affermato essere in difficoltà per quanto riguarda il reclutamento di personale qualificato. Secondo l’Obsan, il problema tocca in particolar modo i servizi più piccoli che impiegano meno di 20 persone. Per lavorare come soccorritore diplomato, si deve aver seguito e concluso una formazione di tre anni. Il 40% dei servizi, i più piccoli soprattutto, ritiene che troppe poche persone vengano formate.

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