Svizzera

Prevenzione infortuni: ancora numerosi bambini feriti o uccisi per strada

1 giugno 2017
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L’Ufficio prevenzione infortuni (upi) propone misure supplementari per aumentare la sicurezza stradale e proteggere meglio i bambini. Da uno studio condotto dall’upi emerge che oltre il 40% degli incidenti in cui sono coinvolti avviene sul percorso casa-scuola.

Negli ultimi 40 anni un impegno costante nella prevenzione degli infortuni ha permesso di migliorare sensibilmente la sicurezza di bambini e ragazzi sotto i 15 anni nel traffico stradale.

Le cifre degli incidenti rimangono ancora però troppo elevate, scrive l’upi in un comunicato odierno in cui propone nuove misure per la protezione dei più giovani.

La prima è una norma giuridica che obbliga ad equipaggiare le automobili e i veicoli di trasporto nuovi con sistemi anticollisione, ad esempio il sistema di assistenza alla frenata d’emergenza.

La seconda misura riguarda le Ispezioni di sicurezza dell’infrastruttura stradale (RSI). Secondo l’upi è opportuno proseguire con i periodici controlli dei passaggi pedonali avviati dai cantoni nel 2011, estendendoli anche a tutte le intersezioni.

Altro provvedimento proposto: introdurre zone con un limite di velocità di 30 km/h nei quartieri residenziali e realizzare, sulle strade con limite a 50km/h, numerosi passaggi pedonali con isole centrali e semafori che aumentino la sicurezza dei bambini.

L’upi invita inoltre a continuare con l’istruzione stradale a livello elementare e a rafforzare l’educazione stradale. Nelle vicinanze delle scuole non dovrebbero esserci dei parcheggi ai bordi della strada, i veicoli in sosta possono infatti ostruire la visuale ai bambini e ai conducenti.

Di conseguenza il rischio d’incidente è alto. Il nuovo dossier di sicurezza dell’upi dedicato ai bambini nella circolazione stradale mostra che la maggior parte di questi si infortuna in qualità di pedoni (120 feriti gravi e 5 morti ogni anno) o di ciclisti (61 feriti gravi e 1 morto ogni anno).

La maggior parte di queste ferite sono riconducibili a una collisione. Nel 1980 nella circolazione stradale morivano ancora 78 bambini l’anno. Il numero fino ad oggi è sceso quasi del 90%. Senza contare il grave incidente di Sierre (VS) in cui morirono 22 bambini, nella media quinquennale 9 bambini muoiono ogni anno nella circolazione stradale e ulteriori 220 bambini riportano ferite gravi. (Ats)

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