Svizzera

Preferenza indigena 'light', Ue sollevata dalla legge di applicazione

22 dicembre 2016
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L’Unione europea (Ue) si è mostrata sollevata oggi a Bruxelles per il fatto che la legge di applicazione dell’iniziativa contro l’immigrazione di massa non violi l’accordo sulla libera circolazione delle persone. Secondo il segretario di Stato Mario Gattiker l’applicazione sarà tuttavia "attentamente sorvegliata".

L’Ue interverrà "nel caso in cui ci sia la sensazione che si vada in conflitto con l’accordo di libera circolazione", ha detto il segretario di Stato dopo una seduta del cosiddetto "Comitato misto" dove rappresentanti degli Stati dell’Ue, della Commissione Ue e della Svizzera hanno discusso sulla nuova legge.

Prima di tutto il segretario di Stato svizzero ha dovuto rispondere a domande rivoltegli dai partner delle discussioni. A detta di Gattiker sono stati posti quesiti riguardo all’elaborazione dell’obbligo di annuncio dei posti vacanti, al ruolo dei Cantoni così come alla situazione dei frontalieri. Per la Commissione Ue devono inoltre essere chiarite "questioni in relazione all’accesso delle informazioni sui posti vacanti", indica la Commissione Ue in un comunicato.

"A tale proposito ho risposto in base a quanto fino a questo punto permettono le disposizioni di legge", ha detto Gattiker, dal momento che non sono ancora noti tutti i dettagli di come la legge debba essere applicata. Questi devono essere regolati nelle cosiddette ordinanze.

Il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker in ogni modo sembra – per quanto riguarda la Svizzera – guardare positivamente al prossimo anno. "Nel 2017 potrebbe essere raggiunto un essenziale approfondimento delle relazioni tra l’Unione europea e la Svizzera", ha detto citato nella nota.

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