Svizzera

Blocher: 'O si applica interalmente l'articolo 121a oppure faremo una iniziativa per disdire la libera circolazione'

27 ottobre 2016
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L’Udc non intende gettare la spugna. Sia in commissione che al Consiglio degli Stati in dicembre tenterà di introdurre contingenti e tetti massimi nel progetto di legge volto ad applicare l’iniziativa democentrista contro l’immigrazione di massa adottata da popolo e cantoni nel 2014. Come noto, il Consiglio nazionale si è accontentato di introdurre la precedenza indigena 'light', dando così la precedenza alla libera circolazione delle persone con l’Unione europea (Ue). «La speranza è l’ultima a morire»,  ha sostenuto Amstutz commentando le proposte che l’Udc – peraltro già bocciate dal Nazionale durante i dibattiti di settembre – tenterà di far adottare dalla Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati che si riunirà la settimana prossima per esaminare questo delicato dossier. In particolare sarà il senatore svittese Peter Föhn a farsi latore di questi emendamenti destinati a tradurre pari pari in legge l’articolo costituzionale 121a adottato alle urne due anni fa. Pur essendo presidente della commissione in questione, Föhn ha giudicato più importante il suo ruolo quale rappresentante di un Cantone che ha accolto l’iniziativa democentrista contro l’immigrazione di massa. Ben due terzi dei cantoni l’hanno fatto, hanno aggiunto sia Föhn che Amstutz, giustificando in questo modo il loro ottimismo. Secondo l’ex consigliere federale Christoph Blocher, nella storia i grandi cambiamenti sono sempre stati opera di una minoranza, come dimostra l’atteggiamento fermo dimostrato da Winston Churchill nel 1940 nei confronti del nazismo rampante. Nel corso della discussione, sia Amstuz che Föhn, spalleggiati da Blocher, hanno giudicato la preferenza 'light' per la manodopera residente una formula vuota, che tradisce la volontà popolare e che per di più non piace nemmeno a Bruxelles. Per Amstutz, la reazione di Bruxelles è un chiaro segnale lanciato alla Camera dei cantoni, ossia di non provare nemmeno ad inasprire il concetto votato dal Consiglio nazionale. Insomma, per il consigliere nazionale bernese la soluzione escogitata dalla Camera del popolo e l’atteggiamento del Consiglio federale dimostrano che l’Ue dispone praticamente di un diritto di veto su quanto viene deciso in Svizzera. Secondo l’ex ministro di Giustizia e polizia Blocher, la soluzione 'light' non farà diminuire l’immigrazione. In questo caso, se il Consiglio federale non farà nulla, ci «penseremo noi per mezzo di un’iniziativa popolare volta a disdire la libera circolazione delle persone». 

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