Svizzera

Inizia la sessione autunnale delle Camere: Immigrazione e pensioni i temi scottanti 

(Gabriele Putzu)
12 settembre 2016
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L’applicazione dell’iniziativa Udc contro l’immigrazione di massa e la riforma della previdenza vecchiaia saranno, da oggi fino al 30 di settembre, i temi salienti della sessione autunnale delle Camere federali. 

Nel corso dei dibattiti, i deputati dovranno inoltre concludere sia l’esame – incominciato nel 2014 – della Strategia energetica 2050 sia la trattazione del futuro fondo stradale Fostra

Controllo immigrazione, soluzione "light" 

Gli occhi dell’opinione pubblica, ma anche dell’Unione europea, sono rivolti al 21 settembre, quando in Consiglio nazionale approderà il progetto volto a limitare l’immigrazione. Contrariamente all’articolo costituzionale (121a), il progetto della commissione prevede sì la precedenza alla manodopera indigena, ma nulla dice in merito a tetti massimi e contingenti.

Per la maggioranza, e con somma stizza dei democentristi, questo è l’unico modo per rispettare l’accordo con Bruxelles sulla libera circolazione delle persone nonché la via bilaterale "tout court" col maggior partner economico del Paese. 

Previdenza 2020, un progetto stravolto

Altro tema che farà senz’altro litigare la Camera del popolo: la riforma della Previdenza 2020, dossier già esaminato dagli Stati. La pertinente commissione non ne vuole sapere di un aumento delle rendite Avs di 70 franchi e non esclude un incremento a 67 anni dell’età di pensionamento dopo il 2030 qualora la copertura del Fondo Avs dovesse scendere sotto l’80%. Udc, Plr e Verdi liberali sostengono questa scelta.

Aiuti all'agricoltura, caccia ed esercito

La Camera del popolo discuterà anche gli aiuti ai contadini, la riapertura della caccia al lupo e l’acquisto di armamenti per l’esercito per 1,3 miliardi.

Amnistia fiscale e governo a 9 membri

In agenda al Nazionale anche una mozione che chiede di dare ai Cantoni la facoltà di lanciare un’amnistia fiscale. Altro tema di sicuro interesse a Sud delle Alpi è l’iniziativa parlamentare che rivendica un’equa rappresentanza delle componenti linguistiche in un Consiglio federale composto di 9 membri.

L’iter di questo oggetto, avversato dal Governo, si presenta difficile: il progetto elaborato dalla Commissione delle istituzioni politiche è stato infatti approvato con un solo voto di scarto (11 a 10 e 3 astensioni). Forti resistenze provengono dai Cantoni e dalla maggior parte degli ambienti consultati.

Tre iniziative popolari nell'agenda degli Stati

Il Consiglio degli Stati dovrà occuparsi di ben tre iniziative popolari. La prima, intitolata "Per un approvvigionamento elettrico sicuro ed economico", chiede che nel 2035 i consumi vengano stabilizzati a livello del 2011. Un terzo della corrente attualmente prodotta in Svizzera viene sprecata, sottolineano i fautori, ed è quindi possibile risparmiare soprattutto nell’illuminazione e a livello industriale. Questa proposta è già stata respinta dal Nazionale.

I "senatori" esamineranno anche l’iniziativa popolare detta "per la riparazione" e il controprogetto indiretto del governo. Il testo dell’iniziativa propone un fondo di 500 milioni di franchi a favore delle vittime di collocamenti coatti, mentre il controprogetto del governo parla di 300 milioni di franchi.

Ultima iniziativa in programma è quella "Per la sovranità alimentare" sostenuta da oltre 70 organizzazioni, che chiede una svolta nella politica agricola, rendendola sostenibile e priva di organismi geneticamente modificati.

Dibattito sulla SSR e programma risparmi

L’ultima settimana al Consiglio degli Stati è previsto un dibattito sul futuro della SSR e del suo mandato sulla base del rapporto del Consiglio federale sul servizio pubblico.

I senatori si occuperanno inoltre del programma di stabilizzazione 2017-2019. A tale riguardo, la commissione prevede di risparmiare trecento milioni di franchi in più per l’aiuto allo sviluppo rispetto ai piani del Consiglio federale.

 Dopo aver salvato i posti doganali e i contributi federali ai cantoni per i sussidi malattia, la commissione ha inoltre deciso di non concedere mezzi supplementari alla ricerca e di chiamare alla cassa i contadini.

I "senatori" esamineranno anche l’emendamento sulla proroga dei Contratti normali di lavoro (CNL), presentato da Marco Romano (PPD/TI). La Commissione competente giudica che si spinga troppo in là e preferisce la versione più restrittiva difesa dal Consiglio federale. La proposta, sostenuta dal Ticino, è stata bocciata con 8 voti contro 3. Chiedeva che fosse possibile prorogare i CNL anche nei casi in cui esistano indicazioni che con la scadenza del contratto normale di lavoro possano nuovamente verificarsi abusi.

 

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