Svizzera

Ueli Maurer difende le guardie di confine a Chiasso 

26 agosto 2016
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Il consigliere federale Ueli Maurer difende l’operato delle guardie di confine a Chiasso, dopo le critiche sollevate da più parti negli ultimi giorni.

Non fanno che applicare la legge quando respingono migranti in transito, sottolinea il ministro in un’intervista pubblicata dal "St. Galler Tagblatt", dalla "Neuen Luzerner Zeitung" e dal "Schaffhauser Nachrichten".

"Tutto funziona correttamente", aggiunge Maurer, respingendo con fermezza le affermazioni secondo cui le guardie di confine avrebbero negato ad alcuni migranti la possibilità di depositare domanda di asilo. "Non è vero", precisa.

Il ministro delle finanze, dal quale dipende il Corpo delle guardie di confine, aggiunge inoltre che non c’è stato nessun inasprimento delle pratiche. "Molti migranti non chiedono asilo, ma vogliono andare in Germania", spiega, precisando che in applicazione degli accordi di Dublino, queste persone vengono espulse.

Maurer ricorda infine che l’Italia, visto che fa parte dell’area Schengen, ha il dovere di spostare i migranti respinti alla frontiera svizzera. "Vogliamo che queste persone siano prese a carico e non che attendano chissà dove alla frontiera", aggiunge il ministro, sottolineando comunque che le relazioni con Roma sono migliorate. (Ats) 

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