Svizzera

Verso il 5 giugno: sì a legge sull'asilo e all'iniziativa per il servizio pubblico 

(Benedetto Galli)
29 aprile 2016
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Se si fosse votato la scorsa fine settimana gli svizzeri avrebbero detto sì all’iniziativa popolare "a favore del servizio pubblico" (58%) e alla modifica della Legge sull’asilo (59%); chiaramente no all’iniziativa "per un reddito di base incondizionato" (72%), mentre tutto è ancora da decidere sull’iniziativa "per un equo finanziamento dei trasporti". E’ quanto emerge da un sondaggio condotto dall’istituto gfs.bern per conto della Ssr. La partecipazione al voto sarebbe stata intorno al 45%. L’indagine, la prima delle due previste, è stata condotta in tutte le regioni linguistiche nei giorni 18-23 aprile interpellando 1'209 persone. L’istituto, diretto dal politologo Claude Longchamp, precisa che il sondaggio contiene un margine di errore del +/-2,9%. Per quanto riguarda il quinto tema in votazione – la modifica della Legge sulla medicina della procreazione – non è stata condotta alcuna indagine «in osservanza a una decisione presa dalla Conferenza dei caporedattori della SSR». L’iniziativa "a favore del servizio pubblico" – promossa dalle riviste per consumatori Spendere Meglio, K-Tipp, Saldo e Bon à Savoir e contestata da Governo e Parlamento – raccoglie il 58% di voti favorevoli o piuttosto favorevoli, il 26% di contrari e il 16% di indecisi. I più intenzionati ad approvare il testo sono i socialisti (70%), seguiti dai Verdi (68%), dagli elettori Udc (62%) e in percentuale più bassa da quelli Ppd (55%). Solo gli elettori Plr, con il 48%, non accordano una maggioranza di sì al testo, che incontra tuttavia i favori di entrambi i poli politici. L’iniziativa "per un reddito di base incondizionato" – lanciata da ambienti rosso/verdi – rischia di andare incontro a una disfatta alle urne. Attualmente il 72% degli interpellati si è detto piuttosto o molto contrario al testo, solo il 24% è molto o piuttosto favorevole, mentre gli indecisi sono appena il 4%. Visto l’ampio fronte dei contrari è «inutile», secondo l’istituto gfs.bern, perdersi in considerazioni riguardo all’esito del voto, tanto più che «il fronte dei no aumenterà ulteriormente con l’avanzare della campagna». Nella Svizzera italiana i no sono valutati al 50%. La modifica della Legge federale sull’asilo, stando alle intenzioni espresse nell’indagine, otterrebbe il 59% di voti molto o piuttosto favorevoli. Il 30% degli elettori è molto o piuttosto contrario, mentre l’11% è tuttora indeciso. Vi è uno scarto di 29 punti in favore dei sì, notevole ma non per forza definitivo, rilevano gli autori del sondaggio. La contrapposizione tra i vari partiti è in questo caso più sfumata. Chiaramente a favore della modifica sono gli elettori socialisti (72%), e quelli dei Verdi (60%), mentre i meno entusiasti sono i votanti Udc (49% di sì e 46% di no). Gli elettori Ppd (56%) e quelli Plr (58%) sono piuttosto favorevoli al testo, che incontra anche i favori (tra il 54 e il 59%) di tutte le regioni linguistiche. Tutto ancora in forse infine per l’iniziativa "per un equo finanziamento dei trasporti", detta anche "vacca da mungere", – promossa da rappresentanti degli importatori di automobili e delle associazioni del settore stradale (Tcs e Acs). Stando alle intenzioni di voto infatti, il 42% sarebbe favorevole – tra sicuri e intenzionati a votare di sì – e il 47% contrario. Vi è una considerevole percentuale (11%) di indecisi che al momento della votazione potrebbero far pendere la bilancia sia per il no che per il sì. Per quanto concerne la partecipazione alla consultazione, il 45% ha detto di voler votare, ciò corrisponde – in questo momento – a un valore medio. I più motivati sembrano essere gli elettori di Verdi e PS.

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