Svizzera

Via libera degli Stati al Fondo stradale. Interessa pure il Ticino 

15 marzo 2016
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Dopo la ferrovia, anche la strada deve avere il suo fondo di finanziamento. Questo verrà anche utilizzato per assicurare il passaggio di circa 400 chilometri di strade cantonali alla Confederazione, progetto abbandonato dopo il no popolare all’aumento della vignetta autostradale. È quanto deciso a larga maggioranza dal Consiglio degli Stati. Il – corposo – dossier passa ora al Nazionale. Il dibattito odierno è stato incentrato soprattutto sull’origine dei finanziamenti supplementari destinati al futuro Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (Fostra). La destra ha voluto, e ottenuto, che buona parte dei fondi provengano dai contribuenti. La sinistra avrebbe voluto maggiormente tassare gli automobilisti. La soluzione proposta potrebbe costare fino a 700 milioni di franchi alla Confederazione, proprio mentre si sta realizzando un programma di risparmio, ha criticato Paul Rechsteiner (Ps). «Si vuole risparmiare gli automobilisti quando i prezzi dei biglietti dei trasporti pubblici aumentano praticamente ogni anno», ha aggiunto Claude Hêche (Ps). Il centro-destra non ha però ceduto. Diversi oratori hanno evocato lo spauracchio dell’iniziativa 'Vacca da mungere' che vuole destinare alla strada il prodotto netto dell’imposta di consumo sui carburanti. Avere diverse fonti di finanziamento permette inoltre di meglio stabilizzare il fondo Fostra, è stato sottolineato. L’aumento delle tasse sui carburanti sarà dunque di soli 4 centesimi al litro (il governo proponeva un rincaro di 6 centesimi). La quota della destinazione vincolata dell’imposta sugli oli minerali a favore del traffico stradale sarà invece portata dall’attuale 50% al 55% e dopo due anni al 60%. Due anni dopo l’entrata in vigore del decreto, saranno quindi disponibili complessivamente 185 milioni di franchi all’anno: 125 milioni derivanti dall’aumento delle tasse sui carburanti e 60 milioni versati dai Cantoni a titolo di compensazione. Questo contributo cantonale, ha sottolineato il relatore commissionale Olivier Français (Plr), ha pesato molto nella decisione della commissione preparatoria di riprendere all’interno del progetto Fostra il decreto sulla rete delle strade nazionali, abbandonato dopo il no – il 24 novembre 2013 – all’aumento del contrassegno autostradale. Tale ripescaggio è stato approvato dai senatori con 40 voti senza opposizione. Concretamente, il decreto prevede il passaggio di circa 400 chilometri di strade cantonali alla Confederazione. Tra di queste figurano gli attuali collegamenti Bellinzona–Locarno e Mendrisio-Stabio-Gaggiolo.  Tale passaggio potrebbe dunque facilitare l’eventuale realizzazione di un nuovo collegamento veloce A2-A13 sul Piano di Magadino. Ma questa è ancora musica del futuro.

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