Svizzera

Si suicida dopo 17 ore di assedio della polizia 

9 marzo 2016
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Diciassette ore di assedio, da ieri, di una casa di Malters, località della campagna lucernese, da parte della polizia si sono concluse con il suicidio di una 65enne, che intendeva probabilmente impedire alle forze dell’ordine di scovare una piantagione di canapa. Il figlio della donna era stato arrestato in precedenza per un delitto legato alla droga e si trova in detenzione preventiva. Sulla vicenda, che ha tenuto sulle spine la polizia lucernese, gli inquirenti hanno fatto parziale chiarezza oggi pomeriggio in una conferenza stampa, dopo che per ore le informazioni erano trapelate con il contagocce. Le indagini sul figlio, e numerose altre persone, riguardano varie piantagioni di canapa nei cantoni di Zurigo, Lucerna e Argovia, ha riferito il procuratore zurighese Daniel Eberle. La data del suo arresto non è stata comunicata. Proprio il Ministero pubblico di Zurigo aveva chiesto l’aiuto dei colleghi lucernesi affinché perquisissero l’appartamento di Malters in cui le forze dell’ordine hanno poi trovato inaspettatamente la madre. La donna, di nazionalità svizzera, non era coinvolta nei reati su cui si indaga a carico del figlio, ha dichiarato Eberle. L’intervento degli agenti è iniziato ieri. Giunti sul posto – una casa plurifamigliare a Lochmühle, frazione poco discosta dal nucleo di Malters – i gendarmi hanno incontrato la donna, che era sola. La pensionata non ha però permesso agli agenti di entrare e anzi li ha 'minacciati co e con un’arma da pugno', ha riferito Adi Achermann, comandate della polizia cantonale lucernese. La donna, che ha anche minacciato di togliersi la vita, verso le 17  ha esploso un colpo attraverso la finestra e poco più tardi apparentemente un altro all’interno dell’appartamento. Attorno alla palazzina sono stati chiamati rinforzi, tra cui anche un’unità speciale. Sono pure intervenuti gendarmi di altri Cantoni della Svizzera centrale. 'Abbiamo negoziato per ore durante la notte', ha sottolineato l’ufficiale. Le discussioni sono avvenute telefonicamente. La donna ha più volte affermato di volersi suicidare. I negoziatori hanno giudicato la loro interlocutrice completamente inaffidabile a causa di uno stato psichico labile. 

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