Svizzera

Silurata l'iniziativa “Per un reddito base incondizionato”

17 dicembre 2015
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L’iniziativa popolare "Per un reddito di base incondizionato" non ha avuto alcuna chance in Parlamento: dopo la sonora bocciatura del Consiglio nazionale (dove i sì sono stati solo 14), oggi agli Stati non è nemmeno stato necessario ricorrere a una votazione: l’oggetto è infatti stato bocciato tacitamente. Il testo sarà quindi sottoposto al popolo con raccomandazione di respingerlo. Per la maggioranza della sinistra, la proposta di modifica costituzionale ha il merito di sollevare alcuni problemi reali, ma le risposte che fornisce sono inadeguate. Per la destra, l’iniziativa è semplicemente impossibile da finanziare e dà un messaggio sbagliato. Da parte sua, il consigliere federale Alain Berset ha ricordato che il testo proposto non permetterebbe di semplificare la situazione: molte assicurazioni sociali resterebbero infatti necessarie per coprire i casi più gravi e/o più costosi. L’iniziativa – tra i cui promotori figura anche l’ex portavoce del Consiglio federale Oswald Sigg (PS) – chiede che la Confederazione provveda all’istituzione di un reddito minimo di base per tutti, lavoratori e no, allo scopo di consentire alla popolazione tutta di condurre un’esistenza dignitosa e di partecipare alla vita pubblica. L’importo esatto e il finanziamento dovranno essere disciplinati a livello di legge. I promotori del testo propongono 2’500 franchi mensili per gli adulti e 625 franchi per bambini e giovani. Per dimostrare simbolicamente che i soldi ci sono, al momento della consegna delle firme alla Cancelleria federale i promotori avevano sparso su Piazza federale otto milioni di monete da 5 centesimi, una per ogni abitante della Svizzera, per un valore pari a 400 mila franchi. Metà delle monete erano poi state restituire alla Banca nazionale, l’altra metà era stata acquistata dalla Stapferhaus di Lenzburg, un’istituzione culturale che le ha utilizzate nell’ambito di un’esposizione sul valore del denaro. (Ats)

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