Svizzera

Dopo i droni la Posta punta su navette senza autista 

4 novembre 2015
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AutoPostale Svizzera punta sui veicoli senza autista: la divisione della Posta intende testare per due anni nel centro di Sion due navette autonome. Si tratta del primo esperimento di questo tipo nella Confederazione nel settore del trasporto passeggeri. Il progetto, che coinvolge anche il Comune di Sion, il Canton Vallese e il Politecnico federale di Losanna, mira a verificare se i veicoli intelligenti possano consentire nuove forme di mobilità in aree non ancora servite dal trasporto pubblico. I due veicoli sviluppati dal costruttore francese Navya sono equipaggiati con motori esclusivamente elettrici. Se la fase di test otterrà l’autorizzazione da parte delle autorità competenti, le due navette potranno trasportare per le strade del capoluogo vallesano fino a nove persone a una velocità massima di 20 km/h. A bordo sarà sempre presente personale di accompagnamento, ma i veicoli sono completamente automatizzati: non sono dotati né di volante né di pedali del freno o dell’acceleratore. In caso di necessità, è tuttavia possibile attivare un pulsante d’emergenza per fermare il mezzo. Stando ai promotori, grazie a sensori di ultimissima generazione i veicoli sono in grado di circolare di giorno e di notte con estrema precisione. Possono riconoscere qualsiasi tipo di ostacolo e di segnaletica presente sul tragitto. I due veicoli autonomi saranno sorvegliati e controllati con un apposito software sviluppato dalla start-up svizzera BestMile. L’introduzione di queste navette, lunghe 4,80 e larghe 2,05 metri, si svolgerà in due fasi. Nella prima – da dicembre 2015 alla primavera del 2016 circa – i veicoli saranno testati da specialisti in un’area privata e chiusa. Se le autorità competenti autorizzeranno l’esperimento pilota, nella seconda fase le navette potranno circolare negli spazi pubblici e trasportare persone. AutoPostale e la città di Sion vogliono sapere, assieme ai propri partner, se l’impiego delle navette autonome negli spazi pubblici apporta un plusvalore per i clienti. Lo scopo non è comunque quello di sostituire le linee di autobus esistenti con navette autonome, bensì quello di diversificare i mezzi di trasporto per venire incontro alla maggior parte delle esigenze di mobilità dei passeggeri, sottolinea AutoPostale.

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