Svizzera

Gli svizzeri stanno bene ma crescono le malattie croniche e l'abuso di medicamenti 

(Davide Agosta)
20 agosto 2015
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La popolazione in Svizzera gode di buona salute. Tuttavia il sistema sanitario si trova ad affrontare sfide notevoli per rispondere al numero sempre crescente di malattie croniche. È quanto si legge nel Rapporto nazionale sulla salute 2015, pubblicato dall’Osservatorio svizzero della salute (Obsan). Il documento prende in esame vari momenti della vita, dall’infanzia all’età avanzata, traendone alcune conclusioni: per esempio, se si è in sovrappeso già da giovani, il rischio di ammalarsi più tardi è grande. La quota di giovani in sovrappeso tra i 16 e i 24 anni è raddoppiata negli ultimi 20 anni, passando dall’11% al 24% tra gli uomini e dall’8% al 14% tra le donne. La quota di adulti in sovrappeso e obesi è passata dal 30 al 41% tra il 1992 e il 2012, spiega l’Obsan. Tra i giovani colpisce la frequenza dei disturbi psichici: il 15% delle giovani e l’8% dei giovani soffrono di sintomi depressivi da medi a gravi. Mentre questa quota scende nelle fasi della vita adulta, sale il tasso di consumatori di alcool e tabacco. Nella mezza età sono le malattie croniche a diventare predominanti. Attualmente in Svizzera ben 2,2 milioni di persone ne soffrono. Tra gli ultracinquantenni, uno su cinque è affetto persino da più di una patologia cronica. Inoltre il consumo di medicinali che andrebbero somministrati con la massima cautela in età più avanzata è ampiamente diffuso: quasi una persona su otto di più di 74 anni assume ogni giorno sonniferi o tranquillanti. In Svizzera sono particolarmente diffusi il cancro, il diabete, le malattie cardiovascolari e respiratorie, le patologie muscoloscheletriche, la depressione e la demenza. Su tali malattie incide anche il comportamento delle persone: il consumo eccessivo di alcool e tabacco, la pratica insufficiente di attività fisica, un’alimentazione poco sana e il conseguente sovrappeso contribuiscono ad ammalarsi in tutte le fasce di età. Considerato l’invecchiamento della popolazione, nei prossimi decenni il numero di malati cronici e affetti da patologie multiple «continuerà a salire vertiginosamente», sottolinea l’Obsan. Il sistema sanitario svizzero è preparato solo in parte a questo aumento, «poiché sinora era orientato in primis al trattamento delle persone affette da malattie acute». La maggior parte degli attori del sistema sanitario è unanime nel ritenere che la priorità vada indirizzata verso terapie mediche durevoli per le persone affette da malattie croniche singole o multiple. In particolare, sarà necessario promuovere l’autogestione delle malattie croniche, in modo che gli interessati possano essere d’aiuto a loro stessi. Bisognerà poi evitare doppioni nel processo terapeutico e favorire l’attività fisica, anche in età avanzata.

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