Svizzera

Una campagna per frenare il consumo di formaggio estero

(Samuel Golay)
17 marzo 2015
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Lo scorso anno c’è stato un aumento del consumo di formaggio in Svizzera. Gli abitanti della Confederazione ne hanno mangiato 21,37 chili pro capite, pari ad un aumento dell’1,5% (o di 330 grammi). Due terzi dei prodotti caseari erano di provenienza elvetica.

La quota di formaggio estero è comunque cresciuta per l’ottava volta consecutiva, mostrano i dati pubblicati oggi da diverse organizzazioni agricole e di cui riferisce l'Ats. Per invertire questa tendenza, i produttori caseari inizieranno in maggio una campagna a livello nazionale chiamata 'Swiss Milk inside'.

Nel 2014 la crescita maggiore è stata fatta segnare dai formaggi freschi con un +3,5% (+240 grammi). Buoni dati anche per quel che riguarda il consumo di prodotti a pasta semidura (+2,9%, +180 grammi). In calo invece i formaggi molli (-0,8%, -20 grammi), extra duri (-2,4%, -20 grammi) e da fondere (incluse le fondue già pronte) (-4,4%, -60 grammi). Per quanto riguarda il consumo totale, la parte del leone la fanno i formaggi freschi, con 7,07 chili pro capite. Seguono i formaggi a pasta semidura (6,44 chili) e dura (3,58 chili).

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