Svizzera

Traffico merci: si viola la Costituzione 

24 febbraio 2015
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In materia di trasferimento del traffico pesante attraverso le Alpi dalla gomma alla rotaia, il Consiglio federale viola la Costituzione. Lo afferma l’Iniziativa delle Alpi sulla base di uno studio dell’Istituto per il diritto europeo dell’università di Friborgo. La critica non è esclusivamente giuridica, ma anche politica: la posizione del governo, a neppure due anni dall’apertura della galleria ferroviaria di base del San Gottardo, è 'follia economica ed ecologica', sostiene l’organizzazione ambientalista.L'Associazione per la protezione dello spazio alpino dal traffico di transito (denominata Iniziativa delle Alpi in ossequio alla proposta di modifica costituzionale adottata da popolo e Cantoni il 20 febbraio del 1994) denuncia un doppio attacco dell’esecutivo alla politica di trasferimento del trasporto delle merci dalla strada ai binari. Il principale passo falso, avallato dalle Camere, è il progetto di raddoppio della galleria autostradale tra Airolo e Göschenen, ha detto Jon Pult, presidente dell’organizzazione e granconsigliere socialista grigione. Sul tema il referendum è formalmente riuscito, con 75’872 firma valide.Il secondo attacco lanciato dal Consiglio federale consiste nella sua disponibilità a rinunciare a una soglia massima di transiti di camion, che la norma di applicazione dell’articolo costituzionale sulla protezione delle Alpi – la Legge sul trasferimento del traffico merci (LTrasf) – fissa a 650mila entro il 2018. La responsabile del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (Datec) Doris Leuthard si era detta disposta a rinunciare a un limite quantitativo lo scorso mese di giugno nel corso del dibattito al Consiglio degli Stati relativo al rapporto governativo sul trasferimento. La consigliera federale ha fatto proprio un postulato del Plr, primo firmatario il consigliere nazionale Kurt Fluri (SO), non ancora dibattuto in parlamento. Per Markus Kern, dell’ateneo frib0rghese, che ha redatto il lavoro in collaborazione con Astrid Epiney, non vi sono dubbi: con 1’143mila transiti nel 2013, il volume di traffico pesante attraverso le Alpi rappresenta una indiscutibile violazione della Costituzione. Quest’ultima non offre margini per un ulteriore ampliamento dei tempi di applicazione per il trasferimento e neppure per un ammorbidimento dei limiti quantitativi, ha sostenuto il ricercatore.

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