Svizzera

Nessun effetto sospensivo a favore di Dominique Giroud

1 dicembre 2014
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La Commissione di gestione del Gran Consiglio vallesano potrà consegnare come previsto in dicembre il suo rapporto sul caso Giroud: il Tribunale federale (Tf) ha negato l’effetto sospensivo al ricorso inoltrato recentemente dal viticoltore, al centro di diversi procedimenti giudiziari. La presentazione del ricorso, corredato da una domanda di effetto sospensivo, aveva costretto la commissione a sospendere la stesura del rapporto, volto a chiarire l’esistenza di eventuali disfunzioni dell’amministrazione cantonale nei riguardi di Dominique Giroud.
Nel loro ricorso, il negoziante di vini, la moglie e l’azienda Giroud Vins Sa chiedono una decisione formale relativa alla revoca del segreto fiscale nei loro riguardi. Secondo quanto affermano, i membri della Cogest hanno avuto accesso ad elementi protetti dal segreto fiscale che esulavano dalle loro investigazioni. La richiesta è stata dichiarata irricevibile dal Tribunale cantonale vallesano agli inizi di ottobre.
Nella decisione pubblicata oggi, il Tf sottolinea che la Gestine ritiene indispensabile informare senza indugio la popolazione del cantone sul funzionamento dell’amministrazione pubblica. Il presidente della commissione ha peraltro affermato che nel rapporto non saranno divulgati documenti protetti dal segreto fiscale. Dominique Giroud è nel mirino della giustizia in diversi cantoni. Nel luglio scorso, la magistratura vodese lo ha condannato per frode fiscale, in seguito ad una denuncia del fisco federale. Parallelamente, il viticoltore è indagato nel Canton Vaud per truffa, contraffazione di merci e falsità in documenti.
A Ginevra, l’uomo e altri tre presunti complici sono sospettati di pirateria informatica per aver tentato di impossessarsi dei dati archiviati nei computer di due giornalisti.

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