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Fabrizio Delcò, presidente del comitato organizzatore dei Campionati svizzeri juniori: ‘L’obiettivo era confermare l’eccellenza, ci siamo riusciti’

Fabrizio 'Bicio' Delcò (Ti-Press/Gianinazzi)
14 luglio 2018
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L’eccellenza, l’organizzazione dei Campionati svizzeri juniori (ufficialmente sono il ‘Junior Champion Trophy’) l’avevano raggiunta al primo colpo, nella prima edizione, un anno fa. Al netto di qualche trascurabile imperfezione, tutto andò talmente bene che l’obiettivo dell’edizione che volge al termine non poteva che avere una bella conferma, quale obiettivo. «L’obiettivo era confermare il livello d’eccellenza riscontrato l’anno scorso – interviene Fabrizio ‘Bicio’ Delcò, solerte presidente del comitato organizzativo –. È il motto che ho voluto fare passare all’interno del comitato e con gli addetti ai lavori in generale. Non è mai semplice confermare gli ottimi risultati conseguiti, proprio perché l’asticella è già fissata molto in alto». Come essere sicuri di esserci riusciti, se non interpellando i protagonisti principali? Onnipresente tra i campi per vivere nel suo cuore pulsante la manifestazione che ha promosso, Delcò ha chiesto, e ottenuto risposte incoraggianti. «Come un anno fa, i riscontri sono molto positivi. La conferma dell’ottimo lavoro svolto è giunta anche da Swiss Tennis, sia dai responsabili della federazione, sia dagli ufficiali di gara. alcuni dei quali vorrebbero che questi Campionati restassero sempre in Ticino. Una sede fissa, insomma, come per l’edizione invernale, che da molti anni è a Lucerna e Kriens. Sono tutti concordi nel dire che il nostro non è un torneo normale. In Ticino è “tutta un’altra cosa”, ci dicono. Qui si percepisce un’atmosfera speciale, a livello di sponsor e di eventi collaterali proposti. Non dimentichiamo che, contrariamente a quanto accade in altre regioni della Svizzera, da noi giocatori, genitori e allenatori si immergono completamente nella dimensione di questa settimana, proprio perché lontani dai rispettivi domicili. Altrove, avrebbero la possibilità di fare ritorno a casa, dopo le partite. Qui l’immersione nell’evento è totale, e tutti sono maggiormente coinvolti. Si respira un’aria completamente diversa, già a partire dalla conferenza stampa di presentazione, con la presenza dei giovani ticinesi qualificati nei tabelloni principali. Giuseppe Canova, presidente di Tennis Ticino, lo ha ribadito anch’egli: «Grazie agli sponsor – ha ricordato – questo torneo è diventato un vero e proprio evento. Potremmo anche metterlo in piedi senza, ma sarebbe un normale torneo di tennis. Grazie agli sponsor, è stato fatto un salto di qualità importante». Il grado di soddisfazione di addetti ai lavori e spettatori è dato anche dalla proficua collaborazione tra i club coinvolti, Bellinzona quale sede principale, Giubiasco e Locarno. «All’ombra di chi gode di una certa visibilità – puntualizza Delcò – lavorano più o meno 80 volontari che mi sento di ringraziare di cuore. Il loro apporto è determinante, è doveroso ricordarlo. La sinergia con gli altri sodalizi è fondamentale. Ognuno potrebbe anche organizzarsi individualmente, ma se uno passa nei tre club, vi vede lo stesso tipo di organizzazione, gli stessi sponsor, il personale con la medesima tenuta. Sono dettagli, forse, ma fanno la differenza. Ovunque si trova la medesima efficacia, e la disponibilità dei collaboratori, le medesime procedure di accoglienza e registrazione dei tennisti. Sono aspetti a cui teniamo molto, e che viene apprezzata». A parte qualche sporadico episodio, l’atmosfera attorno ai campi è serena... «In generale il clima a bordo campo è sano, anche se qualche situazione sopra le righe si verifica. Per lo più, con il coinvolgimento di genitori i cui figli stanno perdendo o hanno perso...».

Terza edizione nel 2019

Nel giorno in cui si chiude la fortunatissima seconda edizione, lo sguardo volge già alla terza. Iniziamo dicendo che il ciclo è biennale. Non è scontato riceverne tre, bisogna meritarsele. «Una terza edizione ci era già stata confermata lo scorso anno, al termine della prima. Sarà più o meno in questo periodo dell’anno. Dipende dalle date dei Campionati europei giovanili. L’obiettivo sarà quello di mantenere l’attuale livello anche nel 2019. Faremo tutto quanto possibile per continuare a offrire un prodotto di qualità e di sicuro interesse. Lo schema ricalcherà grosso modo quello che abbiamo adottato a due riprese, anche perché non è che ci siano grandi margini per fare qualcosa di completamente diverso».

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