Tennis

In campo per la maglia

I ‘boys’ del Tennis club Locarno
26 ottobre 2016
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Si gioca nel weekend a Winterthur la fase finale del campionato svizzero giovanile a squadre: 4 le ticinesi qualificate

È un po’ come la Coppa Davis, anche se non mette in palio il trofeo-insalatiera. Però le medaglie hanno lo stesso sapore. Per provare ad aggiudicarsene una si erano presentate 2’106 squadre, ne sono rimaste 24. E tra le compagini che nel weekend giocheranno per i ‘titoli’, 4 sono ticinesi: nelle ragazze l’U12 Tc Giubiasco e l’U15 Tc Vedeggio, nei ragazzi l’U12 Tc Cureglia e l’U15 Tc Locarno. Se a un centinaio di chilometri di distanza, a Basilea, negli stessi giorni alcuni tra i più bei nomi del circuito professionistico cercheranno il titolo dei prestigiosi Swiss Indoors, per i giovani tennisti la fase finale dell’Interclub junior ha le sembianze di un torneo da ‘grandi’. Di sicuro ne ha le emozioni. È una bella esperienza, anche sotto punti di vista meno sportivi: dalla trasferta all’alloggio in albergo, dagli eventi organizzati da Swiss Tennis alle premiazioni. «È un bel momento – dice alla ‘Regione’ Riccardo Margaroli, responsabile junior Federazione tennis Ticino – e la presenza, sempre numerosa, di familiari e amici lo rende una festa». Fascino e forza dell’Interclub «è il fatto che si giochi con una squadra e ciò piace ai giovani, che nel resto dell’anno giocano sempre individualmente. Una competizione del genere permette di scaricare le tensioni, condividere gioie e dispiaceri o anche solo di chiacchierare». Tutto quanto, insomma, serve a fare gruppo. «Questo è determinante anche da un punto di vista puramente sportivo: ad esempio nella dinamica dei doppi, che non di rado si rivelano partite decisive per il passaggio di turno». Non per tutti ma per molti Il formato dell’Interclub ricalca quello della Davis, ma al posto delle nazionali a sfidarsi sono le società. Le ticinesi qualificate sono il doppio rispetto allo scorso anno: «Non è un risultato storico, in alcune edizioni ve ne sono state di più; ma è comunque molto buono, tanto più che arrivare all’ultimo atto non è scontato». In una prima fase i club ticinesi si affrontano tra loro, suddivisi in categorie: i migliori dei vari gironi giocano un primo scontro diretto (sempre tra ticinesi); mentre chi passa ai turni seguenti, sul percorso di qualificazione per Winterthur incontra squadre anche della Svizzera tedesca (si gioca in Ticino o Oltralpe). Winterthur designerà le società campioni in tre categorie (maschili e femminili), che prevedono un limite di classifica per i giocatori: R4 per U18 e U15, R6 per U12. «L’Interclub giovanile nasce con un intento in un certo senso sociale. È una competizione che guarda verso il ‘basso’, verso la massa; poiché lo scopo è far partecipare più ragazzi possibile». Una base che in Ticino s’allarga e stringe a periodi alterni. Negli ultimi tre-quattro anni il numero di giovani che hanno preso in mano una racchetta era calato; mentre ora la tendenza sembra essersi invertita, con un gruppo dei più piccoli (U10) abbastanza numeroso, sia tra i

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