Russia 2018

Fernando Hierro: 'Vorrei essere lo Zidane della Spagna'

Caos Spagna. Per sostituire il licenziato Julen Lopetegui è stato scelto l'ex direttore sportivo della federazione. Il tecnico esonerato minaccia azioni legali

13 giugno 2018
|

Mattina convulsa nel ritiro di Krasnodar della Nazionale spagnola. Il presidente della federazione, Luis Rubiales, ha infatti licenziato Julen Lopetegui, a poco più di 48 ore dall'esordio contro il Portogallo, e al suo posto ha nominato Fernando Hierro. A rischio esonero dopo l'annuncio di ieri del passaggio al Real Madrid al termine dei Mondiali, il selezionatore della Spagna sembrava poter essere salvato in extremis dai suoi giocatori. Un intervento però quello di Sergio Ramos e compagni che non è bastato, visto che poco fa in conferenza stampa dal ritiro iberico di Krasnodar, Rubiales ha annunciato l'esonero immediato di Lopetegui. Poche ore fa Rubiales ha presentato alla stampa il nuovo tecnico che fino a ieri ricopriva il ruolo di direttore sportivo della Rfef, la federazione, e che quindi era già parte dell'ambiente, al punto che prima di andarsene Lopetegui (che ha ventilato possibili azioni legali) ha voluto parlare con lui. «Ho assistito a ogni allenamento – ha subito precisato Hierro –: la chiave è toccare il meno possibile, in due giorni non si può cambiare nulla e adesso devo pensare solo al Portogallo. Se sarò lo Zidane della federazione? Ci metterei immediatamente la firma».

Cambia il macchinista, ma la meta rimane la stessa... «Posso guardare tutti negli occhi, e sono tranquillo. Tutto ciò che è successo in queste ore non deve essere una giustificazione per non puntare all'obiettivo per il quale siamo qui, ovvero lottare per il titolo mondiale: abbiamo una grande occasione. Il nostro cammino nelle qualificazioni è stato fantastico e qui ci sono giocatori di grande valore».  

Due parole anche sui gusti calcistici di Hierro: «Vorrei che le mie squadre dessero spettacolo e vincessero ogni partita con tre reti di scarto». Ora bisognerà vedere che ne pensano il Portogallo e Cristiano Ronaldo, che per il match di venerdì non nascondono di essere fiduciosi: di sicuro quello di Sochi sarà un appuntamento da non perdere.

In mattinata Rubiales aveva spiegato i motivi del licenziamento di Lopetegui: «Siamo obbligati a separarci dal nostro selezionatore. La nazionale appartiene a tutti gli spagnoli». Rubiales, nuovo presidente della federazione, eletto sulla base di un programma di rinnovamento dopo gli scandali degli ultimi anni dell'era Angel Maria Villar (1988-2017), ha spiegato la sua scelta facendo appello a termini quali  “valori” e “morale”. Ciò nonostante, ha precisato di non sentirsi tradito dalla scelta di Lopetegui di ascoltare le sirene madridiste nonostante nel mese di maggio avesse prolungato il contratto con la federazione fino al 2020. Ma non è andato giù, al presidente, di essere stato messo davanti al fatto compiuto... «La federazione non può rimanere al margine di una negoziazione con uno dei suoi dipendenti e venire a conoscenza di un accordo cinque minuti prima del comunicato ufficiale (del Real, ndr). Il miglior selezionatore per la Nazionale era Lopetegui e per me rimane un professionista impeccabile. Ma in certe occasioni, anche il modo di comportarsi assume rilevanza». Il 51.enne ha così chiuso la sua avventura con la Spagna, iniziata nel 2016, all'indomani dell'eliminazione dagli Europei di Francia. Gli avvenimenti delle ultime ore rimarranno come un'ombra sul percorso del tecnico basco, per altro impeccabile dal profilo sportivo: 20 partite e nessuna sconfitta.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔