Hockey

Il Lugano saluta Carr e riabbraccia Lajunen (e forse Sannitz)

Dopo la rinuncia al canadese spazio all'attaccante finlandese, che domani sera contro il Friborgo tornerà a giocare mettendo fine a quasi nove mesi di stop

16 novembre 2020
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Vigilia agitata in casa Lugano quella del match con il Friborgo, domani sera alla Cornèr Arena (ore 19.45). Non certo una novità in tempo di Covid, in cui tutto può essere stravolto da un minuto all'altro. Ma questa volta il virus non c'entra, perlomeno non direttamente. Sono infatti altri i punti a tenere banco, con il direttore sportivo Hnat Domenichelli che dopo la vittoria nel derby con l'Ambrì aveva dichiarato che per Daniel Carr poteva anche essere stata l’ultima partita in bianconero, in quanto di questi tempi non ci sono i soldi per avere sotto contratto cinque stranieri, e Lajunen è ormai tornato sul ghiaccio da una settimana.

Nell’allenamento odierno è arrivata puntuale la conferma: il canadese non è tra i convocati e il finlandese è pronto all'esordio stagionale, dopo essere rimasto ai box dal derby del 29 febbraio scorso. Un avvicendamento che Serge Pelletier commenta così: «Chiaro, uno è un’ala e l’altro è centro – spiega il tecnico –, ma come ripeto da qualche settimana questo è un campionato in cui  bisogna adattarsi. La scelta di non tenere Carr è figlia di questa annata speciale, una scelta anche economica. Noi eravamo contenti di lui, ha portato molta energia e ci dispiace, doverlo salutare. Fortunatamente Jani conosce bene l’ambiente e il nostro sistema di gioco. Ultimamente era sempre con noi e questo lo aiuterà a integrarsi subito nella squadra. Mi auguro che tutto vada bene e che sia subito efficace nel suo ruolo. Non cambiamo 22 giocatori, ma uno solo e il nostro è poi un gioco di squadra. Chiaramente lui ha bisogno di giocare, noi abbiamo 80 allenamenti e 19 partite nelle gambe, per lui invece sarà la prima uscita, è come se fosse al 1° ottobre».

Per infortunio mancheranno ancora Zurkirchen, Lammer e probabilmente Wellinger (botta al collo nel derby), mentre Matewa e Antonietti sono ancora in quarantena dopo aver giocato a Biasca. Chi potrebbe quindi essere il settimo difensore? «Dipende da Wellinger, altrimenti ho due opzioni, quella di portare in panchina un giovane della U20 oppure l’impiego di Sannitz in difesa. Preferisco dare ai giocatori che arrivano da un infortunio più tempo per prepararsi, ma il nostro lavoro è quello di adattarsi il più veloce possibile ed essere reattivi. E lui è pronto». Morini, invece, giocherà in prima linea con i due stranieri... «Se lo è meritato». 

Potrebbero così essere queste i terzetti offensivi bianconeri contro il Friborgo (che, dal canto suo, dovrebbe arrivare in Ticino con DiDomenico in pista al posto di Brodin): Bödker, Morini e Arcobello; Suri, Lajunen e Fazzini; Bürgler, Kurashev e Bertaggia; Walker, Herburger e Traber (con Romanenghi tredicesimo).

'Sono pronto a rientrare e a ripagare la fiducia del club'

«Mi sento bene, sono pronto a rientrare – le prime parole di Jani Lajunen dopo l’allenamento del lunedì –. Da tanto tempo mi sto preparando a questo rientro. Ho passato tantissime ore ad allenarmi da solo, negli ultimi 10 giorni invece ho raggiunto i miei compagni per fare allenamento con loro e non vedo l’ora di dare il mio apporto. Fino a oggi non ero parte integrante del team e qualche novità c'è stata con l'innesto di buoni giocatori, ma non vedo problemi, saprò inserirmi subito e insieme riusciremo a trovare il bandolo della matassa. La squadra mi sembra in crescendo, le due vittorie nel fine settimana ne sono la testimonianza. Sento la fiducia del club e voglio ripagarla con delle belle prestazioni. In estate ho lavorato intensamente per essere pronto il più presto possibile. Ed eccomi qua. È stato giusto sottoporsi all’intervento all’anca: nella passata stagione mi ha dato parecchio fastidio, ma ora mi sento nuovamente al cento per cento. Indubbiamente è stata dura passare tutto questo tempo a fare da spettatore, ma è stato anche un periodo nel quale ho potuto rigenerarmi, non solo fisicamente, anche mentalmente».

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